mercoledì 10 ottobre 2012

TF Prime S2: resoconto puntata 22

Ci siamo! Con l'aggiornamento di oggi raggiungiamo finalmente la programmazione americana di Transformers: Prime e quindi seguiremo poi “in diretta” le ultime 4 puntate della stagione 2 (per il calendario vi rimando alla news di anticipazione).

La puntata 22, infatti, è stata trasmessa appena venerdì scorso, il 5 Ottobre 2012 e il titolo è Hard Knocks.

Vediamo il trailer, ricordandovi che dal prossimo aggiornamento si tornerà alla formattazione iniziale, che comprende solo la trama e il commento (i trailer, infatti, verranno postati nelle news di anticipazione che precedono la puntata di qualche giorno).



Soundwave decodifica il secondo set di coordinate, che conducono alla nuova reliquia: Knock Out si offre volontario per andarla a recuperare, e spera che sia un'arma decisamente di valore (i Decepticon, infatti, non sanno ancora cosa siano le Chiavi Omega e quale sia la loro utilità). Per riuscire nell'impresa, Knock Out prende in prestito dallo stesso Soundwave il Cannone a Risonanza [vedi Triage].
Nello stesso momento, però, anche Optimus Prime riesce a decodificare lo stesso set di coordinate, e invia Bumblebee e Arcee a recuperare la seconda Chiave Omega. La cosa non piace a Smokescreen, sempre ansioso di dimostrare il suo valore in battaglia e che crede di essere predestinato a grandi cose dopo essere finito sotto la guida dello stesso Optimus. Smokescreen e Bulkhead devono restare all'erta per essere impiegati nel caso il terzo set di coordinate fosse decodificato prima del ritorno di Bumblebee e Arcee.
La sorte, stavolta, non è però amica degli Autobot: grazie al Cannone a Risonanza, infatti, Knock Out si libera di Arcee e Bumblebee con grande soddisfazione e porta la seconda Chiave Omega a Megatron (che, comunque, non ne capisce l'utilità e pensa addirittura a un depistaggio). Un nuovo set di coordinate è però pronto all'uso e così Megatron ordina a Knock Out di analizzare la Chiave per capirne l'uso e invia invece Dreadwing a recuperare la terza reliquia.
L'attività dei Decepciton viene individuata da Starscream, che ne approfitta per testare il nuovo carburante estratto dall'Energon Rosso in suo possesso [vedi New Recruit], in grado di aumentare la sua velocità.
Quando poi Optimus riesce a decodificare il terzo set di coordinate, Smokescreen e Bulkhead possono correre a recuperare la Chiave: Smokescreen (critico verso l'insuccesso di Arcee e Bumblebee) ha finalmente la sua occasione! In effetti, l'azione combinata dei due Autobot sembra resistere bene alle bombe piazzate da Dreadwing. Bulkhead riesce addirittura a sconfiggere il Decepticon in duello, rivolgendo uno dei suoi ordigni contro di lui! Smokescreen invece recupera la Chiave, ma quando tutto sembra finire bene Starscream riesce a impossessarsi dell'ordigno grazie alla sua nuova ipervelocità! Non solo! L'ex Comandante in seconda dei Decepticon riesce anche a capire, dai dialoghi fra Bulkhead e Smokescreen, l'uso cui è preposta la reliquia e la posta in gioco: la rigenerazione di Cybertron!
Per Smokescreen non è un bel colpo: il suo fallimento dimostra infatti che il suo destino non è quello dell'eroe. Arcee lo sgrida ricordandogli che non si tratta di una gara e che bisogna porre la squadra prima delle ambizioni personali. Il giovane Autobot non la prende bene e fugge dalla base.
Invece Megatron se la prende con Dreadwing per l'insuccesso e, credendo che ben due reliquie su quattro siano ora in mano agli Autobot, sguinzaglia Laserbeak perché individui la base Autobot: i Decepticon hanno infatti un indizio, sanno ormai che gli amici umani di Optimus e compagni vivono a Jasper, Nevada, e quindi perlustrano la zona circostante.
Intanto, Optimus Prime torna al lavoro e quando decodifica l'ultimo set di coordinate una sorpresa lo attende: stavolta, infatti, il set non rivela un luogo, ma un'immagine, quella di Smokescreen! Forse il giovane Autobot è davvero predestinato in qualche modo: potrebbe addirittura essere lui la quarta Chiave Omega! Ma ora Smokescreen è fuori dalla base e ha chiuso i canali di comunicazione. Sfortunatamente, anche i Decepticon hanno decodificato i dati e sono giunti alla stessa rivelazione degli Autobot. Così Laserbeak individua Smokescreen e infine Soundwave arriva a tramortirlo per portalo sulla Nemesis. Optimus Prime e compagni sopraggiungono troppo tardi.


Ancora una bellissima puntata per questo intrigante arco narrativo: stavolta gli autori sono abbastanza accorti da evitare di ripetere le formula che aveva caratterizzato la miniserie T. La ricerca delle quattro reliquie, quindi, non viene spalmata su altrettante puntate, ma è concentrata in larga parte su questa, permettendo varietà d'azione e di scenari. A questo proposito, la puntata offre alcune location davvero suggestive e originali, come l'insenatura in riva al lago dove si consuma la battaglia fra Knock Out e Arcee con Bumblebee; oppure come la bellissima foresta dai colori autunnali (con tanto di pioggia di foglie rossastre), teatro della contesta fra Bulkhead e Dreadwing. La regia di Vinton Heuck sfrutta a meraviglia queste ambientazioni, regalandoci ottime sequenze, prima fra tutte quella appena citata dell'incredibile duello in cui Bulkhead riesce a tener testa al gigantesco Dreadwing, in cui le azioni dei robot sono esasperate da un forte ricorso al ralenti, quasi un rimando allo stile adottato da Michael Bay nei film Live Action.
Dunque una puntata tutta d'azione? Tutt'altro, d'altra parte a scrivere c'è la brava e sensibile Mairghread Scott, che al solito si dimostra maestra nell'interazione fra i personaggi. Infatti, siamo forse di fronte alla puntata più elaborata e completa finora nell'illustrare le dinamiche fra robot, con dialoghi molto pregnanti che chiamano in causa concetti profondi e indagano così le psicologie dei personaggi, sia Autobot (l'entusiasmo di Smokescreen) che Decepticon (la frustrazione di Knock Out che vuole far dimenticare la brutta figura rimediata in Tunnel Vision). Anche la triangolazione con il “terzo fronte” rappresentato da Starscream è ben calata nel racconto e conferisce una sensazione di coralità che regala al racconto una struttura a spirale, dove i vari punti lentamente convergono sul finale, apertissimo e che prelude agli eventi futuri.
Smokescreen, dunque, si conferma il fulcro e l'elemento di svolta della narrazione, mentre gli umani, per una volta, sono completamente assenti.

Nessun commento: