I nomi degli autori sono
già noti a chi segue la serie animata, essendo due degli
sceneggiatori (di Mairghread Scott, in particolare, abbiamo già tradotto un'intervista tempo addietro). Ora i due si cimentano con un
compito gravoso: portare nell'universo creato dal serial personaggi
amatissimi come i Dinobot, di recente tornati alla ribalta grazie
alla comparsa nel videogame Fall of Cybertron.
Il fumetto esce in America per l'editore IDW Publishing e prevede 4 numeri. Ecco l'intervista tradotta (link nostri):
Per prima cosa,
Mairghread, credo che tu sia la prima donna a scrivere ufficialmente
un fumetto dei Transformers. Come ti senti a fare la storia?
MAIRGHREAD SCOTT: Mi
sento bene, è bello essere la prima donna a scrivere un fumetto dei
Transformers, ma va aggiunto che molti sceneggiatori della serie
animata sono donne, così mi è sembrato naturale continuare a
scrivere di un mondo che amo in un nuovo formato. Spero solo che
anche tutti gli altri siano eccitati dal mio arrivo come lo sono io.
Mike, attualmente stai
scrivendo il fumetto di Star Trek per la IDW, insieme a Supergirl per
la DC. Com'è tornare ai Transformers?
MIKE JOHNSON: E'
fantastico! La mia prima miniserie di Transformers Prime [da noi
pubblicata proprio sul Transformers Magazine, ndr] ha finito per
confluire nella seconda puntata che ho poi scritto per la serie tv
[Out of the Past ndr], così è bello tornare di nuovo ai fumetti per
raccontare una nuova storia di Prime. C'è una bella simbiosi fra la
serie tv e i fumetti e spero che questo continuerà.
Rage of the Dinobots si
collega direttamente agli eventi che vedremo nelle stagioni future di
Transformers: Prime?
MAIRGHREAD SCOTT:
Pensiamo che Rage sia il perfetto mix tra una storia autoconclusiva e
una che si lega alla continuity. L'intera storia può essere letta
senza sapere nulla della serie tv, ma ci sono alcuni elementi che
prefigurano fatti che vedremo in Prime.
MIKE JOHNSON: Stiamo
sicuramente lavorando nella mitologia della serie, e, così come
accaduto con la precedente miniserie, c'è sempre la possibilità che
quello che facciamo nei fumetti possa riflettersi nella versione
televisiva.
Entrambi avete scritto
per la serie tv. È difficile portare le avventure di questi
personaggi in un fumetto?
MAIRGHREAD SCOTT:
Sicuramente ho dovuto imparare il ritmo di un fumetto. I fans di
Prime sanno che tendiamo a inserire molta storia in ogni puntata, ma
per i fumetti bisogna stare ancora più stretti. Ogni vignetta conta
e cerchiamo fortemente di mantenere nel fumetto quel senso di
movimento che la gente riconosce come tipico di Prime. Penso che ci
siamo riusciti.
MIKE JOHNSON: La parte
difficile è partire da qualcosa che inizia in animazione e quindi è
pensata per le immagini in movimento. I fumetti sono statici, così
la sfida è convertire il ritmo e l'azione della serie sulla carta. È
una sfida divertente.
Come vi siete mossi per
creare nuove e uniche versioni dei Dinobot senza dimenticare le loro
precedenti apparizioni nell'universo dei Transformers?
MAIRGHREAD SCOTT: I
Dinobot sono diventati incredibilmente furbi da quando furono
introdotti per la prima volta nella G1, e potete rendervene conto nel
videogame Fall of Cybertron. Volevamo preservare sia questa
evoluzione che la natura bestiale dei Dinobot tanto cara ai fans
della G1. Così abbiamo deciso di dare ai Dinobot menti da soldato ma
con una rabbia bestiale interiore. È la battaglia fra questi
elementi che definisce i nostri Dinobot ed è il tipo di
conflittualità che i fans ameranno.
MIKE JOHNSON: Penso che
tutti i grandi personaggi della cultura pop abbiano bisogno di
evolvere per essere sempre attuali, e i Dinobot non fanno eccezione.
Uno dei punti di forza dei Transformers è che sono riusciti a
rimanere eccitanti e rilevanti anche per le nuove generazioni, e
questo è accaduto anche perché i creatori non hanno mai avuto paura
di fare dei cambiamenti. L'aspetto divertente è andare oltre gli
aspetti familiari dei personaggi per creare qualcosa di nuovo che
onori il già fatto.
Potete dirci qualcosa
sulle premesse che permetteranno l'ingresso dei Dinobot?
MAIRGHREAD SCOTT: I
Dinobot stanno proteggendo la ritirata delle ultime forze Autobot su
Cybertron, ma quando un trasporto non riesce, sono costretti a un
audace salvataggio contro le forze oscure che hanno deciso di restare
sul pianeta morente. È praticamente Black Hawk Down mescolato ad
Apocalypse Now, ma con dinosauri metallici.
MIKE JOHNSON: Stiamo
abbracciando la prospettiva “dietro le linee nemiche”, con i
Dinobot nel ruolo degli ultimi Autobot che resistono su Cybertron
dopo l'esodo. Questo serve a creare una situazione tesa e drammatica
in cui ogni Dinobot reagisce a modo suo. Vedremo anche un lato
diverso di Grimlock, che deve tenere insieme la sua squadra mentre
tutto va a rotoli.
Gli eventi della
miniserie si collegano a quelli del videogame Fall of Cybertron,
oltre che alla serie tv?
MAIRGHREAD SCOTT: Gli
eventi si svolgono subito dopo Fall of Cybertron, ma parecchio tempo
prima dell'inizio di Prime (ricordate che in questo lasso di tempo si
devono svolgere i fatti del romanzo Transformers: Exodus). Per i fans
del gioco questo sarà l'occasione di un bel rematch fra i Dinobot e
Shockwave, i fans di Prime avranno invece alcuni elementi allettanti
rispetto alla serie, ma senza spoiler.
Cosa potete dirci dei
disegni della serie, che sono realizzati da Agustin Padilla?
Rispecchiano la vostra visione?
MAIRGHREAD SCOTT: Siamo
molto contenti del lavoro di Mr. Padilla. Ha un occhio per i dettagli
che crea la giusta connessione fra i design di Fall of Cybertron e di
Prime. Sarete perfettamente in grado di riconoscere tutti i nostri
personaggi da un medium all'altro.
MIKE JOHNSON: È anche
meglio di quanto mi aspettassi! Augustin ha lo stile perfetto per i
Transformers. I suoi personaggi hanno una presenza realistica e un
“peso” sulla pagina che ti fa davvero credere a questi giganti di
metallo che combattono. La sua immaginazione è incredibile. Gli
abbiamo dato delle semplici descrizioni delle vignette e lui ha dato
loro vita e azione.
Dal momento che siete
co-sceneggiatori della serie, come vi siete divisi i compiti? Uno
scriveva una bozza e l'altro apportava delle modifiche o viceversa?
MIKE JOHNSON: È un
costante prendere e dare. Parliamo della storia a pranzo, la
sviluppiamo in una scaletta cadenzata pagina per pagina, e quindi
scriviamo la sceneggiatura vera e propria andando avanti e indietro,
fino a ottenere un mostro di Frankenstein che viene alla vita.
Scrivere con un partner è divertente perché le cose che riusciamo a
far venire fuori attraverso il confronto sono molto migliori di
quelle che svilupperemmo da soli.
Quale dei Dinobot è
stato più divertente da scrivere?
MAIRGHREAD SCOTT: Slug,
perché sapevo che avrei amato scrivere di Grimlock, ma non mi
aspettavo che avrei adorato tanto scrivere di Slug. È il perfetto
esempio di personaggio felice di essere un animale bastardo e
scontroso. Non gli piace nemmeno stare in modalità robot a meno che
non sia necessario. Apprezzo un personaggio che accetta il suo modo
di essere senza angosciarsi. Slug è piacevolmente testardo.
MIKE JOHNSON: Grimlock
tutta la vita. Sono abbastanza vecchio da avere ancora il Grimlock G1
originale, preso direttamente quando uscì, così poterne scrivere
oggi è un sogno che diventa realtà. In più, senza rivelare troppo,
è un dinosauro particolare, che si è “evoluto” in modi
interessanti dalla prima volta che ha posato la sua zampa nel nostro
mondo.
Fonti: Transformers Facebook
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