In questi giorni
cercheremo di dare un'accelerazione ai resoconti di Transformers
Prime – Stagione 2, vista anche l'imminente programmazione italiana. Pertanto metteremo da parte gli altri argomenti
concentrandoci su questo: il tutto si dovrebbe esaurire in una
settimana circa, passata la quale torneremo a regime.
Continuiamo dunque la
"miniserie T" con la seconda delle sue quattro parti, che ci conduce
alla metà esatta della stagione.
La puntata 13 è
Triangulation, trasmessa su Hub il 12 maggio 2012. Ecco il trailer,
seguono al solito trama e commento:
La seconda reliquia
cybertroniana si trova in Antartide e Megatron invia Dreadwing a
recuperarla: anche gli Autobot si mobilitano e, mentre Bulkhead si occupa della terza reliquia, Optimus Prime si reca in
Antartide. Prima di partire, però, il Comandante Autobot assegna la
ricerca del quarto dispositivo a Ratchet, ordinandogli di farsi
accompagnare da Wheeljack: una prospettiva che non piace al medico
Autobot, ma che risulta necessaria per unire le abilità tecniche
dell'uno alla capacità guerriera dell'altro.
Intanto, nel relitto
della Harbinger, Starscream si prepara ad auto-trapiantarsi
l'ingranaggio di trasformazione sottratto al suo ultimo clone [si
veda finale di Armada], quando viene interrotto dal computer che
individua le attività dei Decepticon, sparsi fra i luoghi in cui si
trovano le varie reliquie. Per sua fortuna, sulla nave si trova un
comando di attivazione del Ponte Terrestre, che gli permette di
raggiungere subito l'Antartide. Qui però viene catturato da
Dreadwing e dalla sua squadra di Vehicon alati: la sorpresa di
Starscream nel vedere in azione un gemello del defunto Skyquake è
superata soltanto dalla delusione di apprendere che il guerriero gli
è anche subentrato nella carica di comandante in seconda dei
Decepticon!
Il gruppo si dirige
quindi nel luogo dove è sepolta la reliquia (con Starscream che
tenta di capire quale sia lo scopo della missione), che però si
rivela vuoto! Dreadwing suppone siano stati gli Autobot, ma Optimus
Prime fa la sua comparsa, rivelando di non avere il dispositivo.
Inizia dunque uno scontro cruento, al termine del quale Optimus
riesce a seppellire Dreadwing sotto un cumulo di ghiaccio. Starscream
aiuta poi Optimus a liberarsi dagli ultimi Vehicon, ma il Comandante
Autobot non si lascia ingannare dall'improvviso cambio di fronte del
Decepticon e gli ordina di condurlo dove si trova la reliquia:
Starscream ha infatti notato che sul luogo dello scavo è presente
una bandierina, fatto che lascia supporre la presenza di umani nella
zona. La pensata è giusta: una base scientifica è nelle vicinanze e
Optimus Prime contatta l'Agente Fowler perché la faccia evacuare, in
modo da poter cercare il dispositivo cybertroniano senza allarmare
gli occupanti umani.
Entrati nella base, i due
robot vengono però raggiunti da Dreadwing, liberatosi dal ghiaccio, e
una nuova battaglia inizia fra il Decepticon e Optimus Prime: così
Starscream, non visto, si impossessa della reliquia, che si rivela
essere un'Apex Armor, una potente armatura di origine Decepticon!
Potenziato dal
dispositivo, Starscream diventa una minaccia sia per Optimus Prime
che per Dreadwing, e i due sono costretti a unire le forze per
batterlo! Un primo tentativo di usare gli esplosivi si rivela
fallimentare: l'Apex Armor resiste persino alla detonazione! Così
Dreadwing e Optimus decidono di minare il suolo, rompendo la banchina
di ghiaccio e facendo precipitare Starscream nelle gelide acque
antartiche.
Il comune nemico, e con
lui la reliquia, sono dunque andati e Optimus Prime cerca di
convincere Dreadwing a mettere da parte i rancori e a unirsi alla
causa degli Autobot, così come aveva già proposto a Skyquake [in
“Maestri e allievi” (“Master and Students”), puntata 6 della
Stagione 1]. Per tutta risposta Dreadwing depone le armi, affermando
che il loro combattimento continuerà alla prossima occasione.
Intanto, nelle profondità
dell'oceano, Starscream è ancora vivo e si allontana con l'Apex
Armor.
Puntata piena di azione,
che viaggia su un doppio binario: da un lato c'è la ricerca della
seconda reliquia cybertroniana, dall'altra c'è la “triangolazione”
(evidenziata sin dal titolo) fra i personaggi di Dreadwing, Optimus
Prime e Starscream, che riallaccia i fili di un discorso iniziato fin
dalla prima stagione. La posta in gioco non è soltanto la riuscita
della missione, ma anche la stabilità dei ruoli che i personaggi si
sono fin qui guadagnati e che l'avventura mette in crisi ricombinando
continuamente i fronti. Così, Dreadwing, Starscream e Optimus
passano per continue alleanze e rivalità, che mettono in crisi (e
allo stesso tempo esaltano) il concept di base di Bene vs Male,
dimostrando come ogni posizione sia spesso relativa quando entrano in
gioco concetti più alti come i sentimenti personali, gli egoismi di
parte e il senso dell'onore. D'altra parte a scrivere c'è David
McDermott, che già in Loose Cannons e in Nemesis Prime, si era
divertito a rompere la staticità dei due blocchi contrapposti
(Autobot e Decepticon) inserendo elementi in grado di far emergere i
caratteri dei personaggi, più che la loro aderenza alla causa di una
delle due parti.
La regia, invece, è di
Todd Waterman, ormai un veterano della serie, che si diverte a
sperimentare possibili variazioni stilistiche: il combattimento fra
Optimus e Dreadwing, in particolare, inizialmente omaggia il western
di Sergio Leone, con i primi piani sugli occhi, la sospensione
temporale e lo scontro a tre come ne Il buono, il brutto, il cattivo;
ma subito dopo passa a una sfida di spade, con Dreadwing che si
produce in forme degne di un artista marziale!
Non mancano, anche in
questo caso, riferimenti alla mitologia dei Transformers. L'Apex
Armor, infatti, rimanda all'Apex Bomber di Powermaster Optimus Prime nei tardi brand G1: anche per questo motivo, il termine non è stato
tradotto.
Precedenti resoconti
Stagione 2:
Fonti: La luna di
Cybertron
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