lunedì 1 ottobre 2012

TF Prime S2: resoconto puntata 13

In questi giorni cercheremo di dare un'accelerazione ai resoconti di Transformers Prime – Stagione 2, vista anche l'imminente programmazione italiana. Pertanto metteremo da parte gli altri argomenti concentrandoci su questo: il tutto si dovrebbe esaurire in una settimana circa, passata la quale torneremo a regime.

Continuiamo dunque la "miniserie T" con la seconda delle sue quattro parti, che ci conduce alla metà esatta della stagione.

La puntata 13 è Triangulation, trasmessa su Hub il 12 maggio 2012. Ecco il trailer, seguono al solito trama e commento:




La seconda reliquia cybertroniana si trova in Antartide e Megatron invia Dreadwing a recuperarla: anche gli Autobot si mobilitano e, mentre Bulkhead si occupa della terza reliquia, Optimus Prime si reca in Antartide. Prima di partire, però, il Comandante Autobot assegna la ricerca del quarto dispositivo a Ratchet, ordinandogli di farsi accompagnare da Wheeljack: una prospettiva che non piace al medico Autobot, ma che risulta necessaria per unire le abilità tecniche dell'uno alla capacità guerriera dell'altro.
Intanto, nel relitto della Harbinger, Starscream si prepara ad auto-trapiantarsi l'ingranaggio di trasformazione sottratto al suo ultimo clone [si veda finale di Armada], quando viene interrotto dal computer che individua le attività dei Decepticon, sparsi fra i luoghi in cui si trovano le varie reliquie. Per sua fortuna, sulla nave si trova un comando di attivazione del Ponte Terrestre, che gli permette di raggiungere subito l'Antartide. Qui però viene catturato da Dreadwing e dalla sua squadra di Vehicon alati: la sorpresa di Starscream nel vedere in azione un gemello del defunto Skyquake è superata soltanto dalla delusione di apprendere che il guerriero gli è anche subentrato nella carica di comandante in seconda dei Decepticon!
Il gruppo si dirige quindi nel luogo dove è sepolta la reliquia (con Starscream che tenta di capire quale sia lo scopo della missione), che però si rivela vuoto! Dreadwing suppone siano stati gli Autobot, ma Optimus Prime fa la sua comparsa, rivelando di non avere il dispositivo. Inizia dunque uno scontro cruento, al termine del quale Optimus riesce a seppellire Dreadwing sotto un cumulo di ghiaccio. Starscream aiuta poi Optimus a liberarsi dagli ultimi Vehicon, ma il Comandante Autobot non si lascia ingannare dall'improvviso cambio di fronte del Decepticon e gli ordina di condurlo dove si trova la reliquia: Starscream ha infatti notato che sul luogo dello scavo è presente una bandierina, fatto che lascia supporre la presenza di umani nella zona. La pensata è giusta: una base scientifica è nelle vicinanze e Optimus Prime contatta l'Agente Fowler perché la faccia evacuare, in modo da poter cercare il dispositivo cybertroniano senza allarmare gli occupanti umani.
Entrati nella base, i due robot vengono però raggiunti da Dreadwing, liberatosi dal ghiaccio, e una nuova battaglia inizia fra il Decepticon e Optimus Prime: così Starscream, non visto, si impossessa della reliquia, che si rivela essere un'Apex Armor, una potente armatura di origine Decepticon!
Potenziato dal dispositivo, Starscream diventa una minaccia sia per Optimus Prime che per Dreadwing, e i due sono costretti a unire le forze per batterlo! Un primo tentativo di usare gli esplosivi si rivela fallimentare: l'Apex Armor resiste persino alla detonazione! Così Dreadwing e Optimus decidono di minare il suolo, rompendo la banchina di ghiaccio e facendo precipitare Starscream nelle gelide acque antartiche.
Il comune nemico, e con lui la reliquia, sono dunque andati e Optimus Prime cerca di convincere Dreadwing a mettere da parte i rancori e a unirsi alla causa degli Autobot, così come aveva già proposto a Skyquake [in “Maestri e allievi” (“Master and Students”), puntata 6 della Stagione 1]. Per tutta risposta Dreadwing depone le armi, affermando che il loro combattimento continuerà alla prossima occasione.
Intanto, nelle profondità dell'oceano, Starscream è ancora vivo e si allontana con l'Apex Armor.


Puntata piena di azione, che viaggia su un doppio binario: da un lato c'è la ricerca della seconda reliquia cybertroniana, dall'altra c'è la “triangolazione” (evidenziata sin dal titolo) fra i personaggi di Dreadwing, Optimus Prime e Starscream, che riallaccia i fili di un discorso iniziato fin dalla prima stagione. La posta in gioco non è soltanto la riuscita della missione, ma anche la stabilità dei ruoli che i personaggi si sono fin qui guadagnati e che l'avventura mette in crisi ricombinando continuamente i fronti. Così, Dreadwing, Starscream e Optimus passano per continue alleanze e rivalità, che mettono in crisi (e allo stesso tempo esaltano) il concept di base di Bene vs Male, dimostrando come ogni posizione sia spesso relativa quando entrano in gioco concetti più alti come i sentimenti personali, gli egoismi di parte e il senso dell'onore. D'altra parte a scrivere c'è David McDermott, che già in Loose Cannons e in Nemesis Prime, si era divertito a rompere la staticità dei due blocchi contrapposti (Autobot e Decepticon) inserendo elementi in grado di far emergere i caratteri dei personaggi, più che la loro aderenza alla causa di una delle due parti.
La regia, invece, è di Todd Waterman, ormai un veterano della serie, che si diverte a sperimentare possibili variazioni stilistiche: il combattimento fra Optimus e Dreadwing, in particolare, inizialmente omaggia il western di Sergio Leone, con i primi piani sugli occhi, la sospensione temporale e lo scontro a tre come ne Il buono, il brutto, il cattivo; ma subito dopo passa a una sfida di spade, con Dreadwing che si produce in forme degne di un artista marziale!
Non mancano, anche in questo caso, riferimenti alla mitologia dei Transformers. L'Apex Armor, infatti, rimanda all'Apex Bomber di Powermaster Optimus Prime nei tardi brand G1: anche per questo motivo, il termine non è stato tradotto.

Precedenti resoconti Stagione 2:

Fonti: La luna di Cybertron

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