Con la continuity ormai
in piedi, l'undicesima puntata di Transformers: Rescue Bots può
permettersi di chiamare in causa personaggi e figure già note,
centrando un altro ritorno sicuramente gradito ai fans (e coerente
con la storia del brand).
La puntata si intitola
infatti Return of the Dinobot e fa riferimento al tirannousaro
meccanico già visto all'inizio della serie.
La prima visione è stata
il 12 maggio 2012, seguendo la consueta programmazione settimanale.
Dopo il salto, come al
solito, trama e commento:
Griffin Rock è invasa
dalla nebbia, e la cosa fa piacere a Blades, che in questo modo può
rimanere a terra (Dani infatti odia volare con la foschia). Cody
intanto riceve una chiamata al numero d'emergenza, che suggerisce la
presenza di un... dinosauro presso il laboratorio di Doc Greene:
parrebbe un'allucinazione provocata dalla nebbia, ma dopo aver
controllato con il suo visore ComTab, Cody vede Frankie Greene
minacciata dal tirannousauro meccanico che già una volta era
sfuggito al controllo.
Tutta la squadra dei
Rescue Bot, con i loro partner umani, si precipita così sul posto,
dove scopre però che il rettile è innocuo: Dog Greene ha infatti
creato un sistema sicuro per controllarlo attraverso un bracciale
speciale. L'animale (soprannominato Trex) è come un cucciolone da
compagnia, può ballare la macarena e - grazie a un comando vocale che ha imparato da Frankie - riesce persino a preparare il
caffè! In realtà Doc lo vuole usare per proteggere il suo
laboratorio, in cui si sono recentemente registrate delle
infiltrazioni. Non che sia stato rubato nulla, ma qualcuno ha portato
lì degli oggetti, come i nano-bot, oppure ha cercato di penetrare il
computer, che sovrintende al sistema automatizzato centrale di tutta
l'isola. Nel rivedere il contenitore in cui erano contenuti i
nano-bot, Cody collega il simbolo presente sul flacone a quello trovato fra i rottami dello squalo meccanico: è esattamente lo stesso.
Per ciò che invece
riguarda il computer, per fortuna il firewall è molto alto e finora
nessuno è riuscito a penetrarlo. Inoltre, due volte al giorno, Doc
collega Trex al suo computer per verificare eventuali intrusioni. Una
chiamata del sindaco Lusky richiama poi i Burns altrove.
Successivamente,
approfittando della nebbia e dell'oscurità, una figura misteriosa si
impossessa del bracciale lasciato incautamente incustodito da Doc
Greene e riesce così ad avvicinare Trex e a caricare un virus nel
suo sistema. Di conseguenza, quando lo scienziato collega il
dinosauro al computer centrale, questo viene infettato e ogni
macchina di Griffin Rock va in tilt, producendo enormi disagi, che i
Rescue Bots devono cercare di risolvere.
Intanto Doc Greene cerca
di ripulire il computer dal virus caricando un antivirus dal suo
tablet: anche Trex però è preda del programma nemico e così tenta
di avere ragione dell'uomo e di Frankie. I due devono cercare di
resistere il tempo che serve all'antivirus per entrare in azione. Che
poi è anche il tempo cui devono reggere i Rescue Bots, assediati da
un esercito di robo-landscaper!
Alla fine il programma
entra in azione e tutte le macchine di Griffin Rock tornano alla
normalità. Resta solo da sistemare Trex, che scorazza ormai
impazzito per la città: i Bot lo fermano, ma Doc Greene ha bisogno
di riportarlo al suo laboratorio per impiantargli l'antivirus. Per
fortuna il sauro è sensibile ancora ai pochi comandi vocali precedenti
l'innesto del virus: così Doc gli ordina di... preparare il caffè!
Il bestione esegue e in questo modo lo scienziato ha il tempo
necessario per inoculare l'antidoto nel suo programma.
Tutto sembra dunque
finire bene, anche se ci sarà da ripulire la città. Ma in realtà
c'è una nota stonata: il sindaco Lusky non perdona a Doc Greene il
disastro e lo rimuove dall'incarico di capo scienziato di Griffin
Rock! Nell'ombra, la stessa figura che aveva impiantato il virus
osserva la scena e, quando si allontana, lascia distrattamente cadere
una carta, su cui vediamo lo stesso simbolo dei nano-bot e dello
squalo meccanico...
Che si citi Grimlock
nella parlata un po' sgraziata di Trex o Jurassic Park (coerente con
il fatto che Steven Spielberg è il produttore dei film Live Action
dedicati ai Transformers) tutto rientra perfettamente nel sistema di
riferimenti adottato fin dall'inizio dalla serie. In questo caso
siamo ormai nel pieno di una storia in divenire, i rimandi si fanno più fitti e la storia ha una finale aperto
che prelude a futuri sviluppi. Per la prima volta vediamo quindi
(seppur in penombra) il misterioso nemico che tira le fila dei
problemi finora occorsi ai personaggi.
La necessità di tenere
in piedi la continuity relega un po' in secondo piano quello che
finora era il fulcro tematico della serie, ovvero l'interazione
problematica fra umani e robot, relegata a poche battute (che
coinvolgono principalmente Dani e Blades). Anzi, stavolta i Burns e i
Bot sembrano andare perfettamente d'accordo.
La storia cerca comunque
di mantenere vivo il rapporto fra parti nettamente più tese e
d'azione e tocchi ironici, evidenti nelle bislacche abilità di Trex,
ivi incluso il ballo della macarena (che peraltro non è il brano dei Los Locos/Los del Rio, ma un motivo più generico, forse per non
incorrere in problemi di diritti, chissà!). Certo, l'azione era più riuscita nella puntata precedente (complice anche un'animazione più "rigida" del solito), ma nel complesso la linea perseguita dai realizzatori sembra quella giusta.
La puntata è scritta da
Luke McCullen, esordiente per la serie, ed è diretta da Patrick
Archibald che, coerentemente, era già stato alla guida del pilot con
la prima apparizione del dinosauro meccanico.
Precedenti resoconti:
Puntata 8 - Walk on the Wild Side
Puntata 9 - Christmas in July
Puntata 10 - Deep Trouble
Fonti: La luna di Cybertron
Puntata 9 - Christmas in July
Puntata 10 - Deep Trouble
Fonti: La luna di Cybertron
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