mercoledì 27 marzo 2013

TF Rescue Bots: resoconto puntata 11

Con la continuity ormai in piedi, l'undicesima puntata di Transformers: Rescue Bots può permettersi di chiamare in causa personaggi e figure già note, centrando un altro ritorno sicuramente gradito ai fans (e coerente con la storia del brand).

La puntata si intitola infatti Return of the Dinobot e fa riferimento al tirannousaro meccanico già visto all'inizio della serie.

La prima visione è stata il 12 maggio 2012, seguendo la consueta programmazione settimanale.

Dopo il salto, come al solito, trama e commento:


Griffin Rock è invasa dalla nebbia, e la cosa fa piacere a Blades, che in questo modo può rimanere a terra (Dani infatti odia volare con la foschia). Cody intanto riceve una chiamata al numero d'emergenza, che suggerisce la presenza di un... dinosauro presso il laboratorio di Doc Greene: parrebbe un'allucinazione provocata dalla nebbia, ma dopo aver controllato con il suo visore ComTab, Cody vede Frankie Greene minacciata dal tirannousauro meccanico che già una volta era sfuggito al controllo.
Tutta la squadra dei Rescue Bot, con i loro partner umani, si precipita così sul posto, dove scopre però che il rettile è innocuo: Dog Greene ha infatti creato un sistema sicuro per controllarlo attraverso un bracciale speciale. L'animale (soprannominato Trex) è come un cucciolone da compagnia, può ballare la macarena e - grazie a un comando vocale che ha imparato da Frankie - riesce persino a preparare il caffè! In realtà Doc lo vuole usare per proteggere il suo laboratorio, in cui si sono recentemente registrate delle infiltrazioni. Non che sia stato rubato nulla, ma qualcuno ha portato lì degli oggetti, come i nano-bot, oppure ha cercato di penetrare il computer, che sovrintende al sistema automatizzato centrale di tutta l'isola. Nel rivedere il contenitore in cui erano contenuti i nano-bot, Cody collega il simbolo presente sul flacone a quello trovato fra i rottami dello squalo meccanico: è esattamente lo stesso.
Per ciò che invece riguarda il computer, per fortuna il firewall è molto alto e finora nessuno è riuscito a penetrarlo. Inoltre, due volte al giorno, Doc collega Trex al suo computer per verificare eventuali intrusioni. Una chiamata del sindaco Lusky richiama poi i Burns altrove.
Successivamente, approfittando della nebbia e dell'oscurità, una figura misteriosa si impossessa del bracciale lasciato incautamente incustodito da Doc Greene e riesce così ad avvicinare Trex e a caricare un virus nel suo sistema. Di conseguenza, quando lo scienziato collega il dinosauro al computer centrale, questo viene infettato e ogni macchina di Griffin Rock va in tilt, producendo enormi disagi, che i Rescue Bots devono cercare di risolvere.
Intanto Doc Greene cerca di ripulire il computer dal virus caricando un antivirus dal suo tablet: anche Trex però è preda del programma nemico e così tenta di avere ragione dell'uomo e di Frankie. I due devono cercare di resistere il tempo che serve all'antivirus per entrare in azione. Che poi è anche il tempo cui devono reggere i Rescue Bots, assediati da un esercito di robo-landscaper!
Alla fine il programma entra in azione e tutte le macchine di Griffin Rock tornano alla normalità. Resta solo da sistemare Trex, che scorazza ormai impazzito per la città: i Bot lo fermano, ma Doc Greene ha bisogno di riportarlo al suo laboratorio per impiantargli l'antivirus. Per fortuna il sauro è sensibile ancora ai pochi comandi vocali precedenti l'innesto del virus: così Doc gli ordina di... preparare il caffè! Il bestione esegue e in questo modo lo scienziato ha il tempo necessario per inoculare l'antidoto nel suo programma.
Tutto sembra dunque finire bene, anche se ci sarà da ripulire la città. Ma in realtà c'è una nota stonata: il sindaco Lusky non perdona a Doc Greene il disastro e lo rimuove dall'incarico di capo scienziato di Griffin Rock! Nell'ombra, la stessa figura che aveva impiantato il virus osserva la scena e, quando si allontana, lascia distrattamente cadere una carta, su cui vediamo lo stesso simbolo dei nano-bot e dello squalo meccanico...


Che si citi Grimlock nella parlata un po' sgraziata di Trex o Jurassic Park (coerente con il fatto che Steven Spielberg è il produttore dei film Live Action dedicati ai Transformers) tutto rientra perfettamente nel sistema di riferimenti adottato fin dall'inizio dalla serie. In questo caso siamo ormai nel pieno di una storia in divenire, i rimandi si fanno più fitti e la storia ha una finale aperto che prelude a futuri sviluppi. Per la prima volta vediamo quindi (seppur in penombra) il misterioso nemico che tira le fila dei problemi finora occorsi ai personaggi.
La necessità di tenere in piedi la continuity relega un po' in secondo piano quello che finora era il fulcro tematico della serie, ovvero l'interazione problematica fra umani e robot, relegata a poche battute (che coinvolgono principalmente Dani e Blades). Anzi, stavolta i Burns e i Bot sembrano andare perfettamente d'accordo.
La storia cerca comunque di mantenere vivo il rapporto fra parti nettamente più tese e d'azione e tocchi ironici, evidenti nelle bislacche abilità di Trex, ivi incluso il ballo della macarena (che peraltro non è il brano dei Los Locos/Los del Rio, ma un motivo più generico, forse per non incorrere in problemi di diritti, chissà!). Certo, l'azione era più riuscita nella puntata precedente (complice anche un'animazione più "rigida" del solito), ma nel complesso la linea perseguita dai realizzatori sembra quella giusta.
La puntata è scritta da Luke McCullen, esordiente per la serie, ed è diretta da Patrick Archibald che, coerentemente, era già stato alla guida del pilot con la prima apparizione del dinosauro meccanico.

Precedenti resoconti:

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