domenica 30 settembre 2012

TF Prime S2: resoconto puntata 12

I fatti della puntata precedente ci conducono direttamente a quella che possiamo definire la “miniserie T”: si tratta di un arco narrativo in quattro parti, ognuna delle quali ha un titolo che inizia, per l'appunto, con la lettera T.

Iniziamo da Tunnel Vision, trasmessa da The Hub il 5 maggio 2012. Anche in questo caso vediamo prima il trailer di presentazione, cui seguono la trama e il commento.




Per precedere i Decepticon, Optimus Prime decide di dividere gli Autobot in quattro gruppi, da destinare simultaneamente alla ricerca delle reliquie cybertroniane. Anche Megatron ha la stessa idea e invia subito Knock Out e una squadra di Decepticon Minatori a New York. Con loro c'è pure un Insecticon, che fornirà la forza d'attacco necessaria, in luogo dell'ormai defunto Breakdown. Poiché New York possiede una fitta rete di gallerie sotterranee destinate alla metropolitana, la ricerca non dovrebbe coinvolgere direttamente i cittadini della superficie. Così Optimus Prime decide di inviare sul luogo Arcee e Bumblebee, accompagnati da Jack e Miko: una grande metropoli come New York, infatti, rende necessaria delle guide umane che conoscano i comportamenti di una città.
Arrivata sul posto, la squadra Autobot trova facilmente un ingresso al sottosuolo attraverso una galleria in costruzione, e cerca di individuare il punto in cui si trova la reliquia: i Decepticon invece sono già alle prese con lo scavo e i loro rumori attirano l'attenzione di Bumblebee. Miko e Jack si recano in avanscoperta, ma così facendo vengono individuati da Vogel, un operaio del posto, al quale raccontano di essere studenti in gita allontanatisi dal loro gruppo. I due devono stare al gioco per non compromettere la missione e scoprono così che Vogel è un grande appassionato di complotti, alieni e creature fantastiche: ad ogni modo, alla prima occasione, riescono a filarsela. Arcee e Bumblebee, invece, raggiungono il sito proprio nel momento in cui Knock Out trova la reliquia e così la battaglia per il possesso della stessa ha subito inizio.
Mentre cercano di ricongiungersi ai compagni, Jack e Miko litigano: lei infatti è invidiosa dell'amico per il ruolo molto più attivo che ha avuto finora nel rapporto con gli Autobot [con particolare riferimento al viaggio su Cybertron in Orion Pax - Part 2]. La discussione viene interrotta da Vogel, che, dopo averli ritrovati, minaccia di portarli dalle autorità: l'uomo viene rabbonito solo quando Miko gli racconta la verità sulla presenza dei robot alieni, scatenando il suo entusiasmo!
I tre umani investono quindi i Decepticon con la vettura di Vogel, liberando così Arcee e Bumblebee da un momento di difficoltà. La battaglia può riprendere: Knock Out fugge con la reliquia (di cui ancora non ha capito l'uso) e viene inseguito da Bumblebee. Arcee se la vede con l'Insecticon e, nello stesso tempo, cerca di aiutare gli amici umani: i freni della vettura di Vogel, infatti, non rispondono e il treno viaggia su un binario morto. L'unica speranza è azionare lo scambio per spostare la vettura su un'altra linea! Con non poca difficoltà, Arcee riesce ad aiutare gli amici: resta da sistemare l'Insecticon, che infine la guerriera lascia cadere sul terzo binario elettrificato, “friggendogli” i circuiti!
Bumblebee, dal canto suo, riesce infine a recuperare la reliquia, ma si ritrova sulla linea da cui sta passando la vettura di Vogel! Per fortuna, durante la colluttazione con Knock Out, il dispositivo cybertroniano si attiva, rivelando la sua funzione: è un Oscillatore di Fase (Phase Shifter), che permette ai robot di passare attraverso i corpi solidi. Così, Bumblebee non risente dell'impatto e il treno finisce addosso a Knock Out, graffiando la sua preziosa carrozzeria. Al Decepticon non resta che la fuga!
Infine Vogel viene contattato telefonicamente dall'Agente Fowler che lo nomina “rappresentante per le relazioni interstellari”, spingendolo a tenere il segreto sulla presenza dei robot trasformabili: un'idea di Miko, che così ha dimostrato anche di saper essere utile!


La caccia al tesoro... pardon, alla reliquia vede quindi gli Autobot ottenere il primo successo. La storia è alquanto rappresentativa dei pregi e dei difetti di questa seconda stagione: avventure quasi sempre autoconclusive e scenari che, nella diversificazione, cercano sempre la soluzione più “facile” per impedire agli animatori di barcamenarsi fra troppe figure (e con un budget altrimenti insufficiente). Nel caso specifico, infatti, anche se la storia è ambientata a New York, della metropoli vediamo soltanto i palazzi e i sotterranei, non le strade, i cittadini o il traffico. Stupisce inoltre che una puntata tutta confinata in spazi ristretti sia affidata a un regista amante della spettacolarità e delle prospettive ampie come Shaunt Nigoghossian, che ce la mette tutta per dare ritmo, a volte contraddicendo anche una regola interna del racconto: in più occasioni, infatti, i robot passano sui binari senza risentire degli effetti della linea elettrificata, che poi rispunta fuori alla bisogna.
Va molto meglio con la scrittura, che vede l'esordio di Andrew R. Robinson: anche in questo caso si tratta di un nome non nuovo alla mitologia del marchio, perché aveva già lavorato in Transformers: Animated. La sua bravura si vede nel modo con cui offre a un personaggio controverso come Miko la sua migliore puntata: la ragazza, infatti, appare decisamente più complessa nei suoi comportamenti, esprime la sua invidia per Jack e riesce anche a dimostrarsi capace di risolvere i problemi in più di un'occasione, pur senza risultare mai snaturata. Anche stavolta, dunque, l'interazione umani/robot riesce a raggiungere una funzionalità poco praticata nella Stagione 1.
Una puntata fra alti e bassi, dunque, in cui registriamo anche la simpatica presenza di Vogel, che aspettiamo di rivedere in future apparizioni.

Precedenti resoconti Stagione 2:

Fonti: La luna di Cybertron

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