Dopo la pausa che ha
afflitto il blog negli scorsi mesi, riprendiamo i resoconti sulle
puntate di Transformers Prime – Stagione 2. Al momento, la
programmazione americana (che pure ha subito uno stop di alcune
settimane) è arrivata alla puntata 20 (venerdì 28 settembre sarà
trasmessa la 21): qui giocoforza dovremo riallacciarci al punto in
cui eravamo rimasti, tenteremo di riallinearci nel più breve tempo
possibile.
La puntata 10 è Armada
(QUI avevamo pubblicato la preview), trasmessa da The Hub il 21
aprile 2012:
Bulkhead si risveglia a
bordo della Nemesis: non ricorda come c'è finito e non riesce a
comunicare con i compagni, per cui cerca di trovare una via d'uscita.
In questo modo si imbatte in Starscream, che pure è entrato di
nascosto sulla nave, in cerca di Energon. Bulkhead cerca di ottenere
da lui l'indicazione per l'uscita, e inevitabilmente la diatriba
sfocia in un duello, al termine del quale Bulkhead distrugge
completamente il nemico, sfogando in questo modo tutta la sua rabbia
per il destino di Cliffjumper e i guai passati da Bumblebee.
24 ore prima: Rimasto
privo del suo ingranaggio di trasformazione [sottrattogli dalla MECH in Operation Bumblebee – Part 2], Starscream raggiunge il relitto della Harbinger [l'astronave
che avevamo visto in "Compagni" ("Partners"), puntata 20 della stagione
1]. A bordo non ci sono scorte di Energon, ma un laboratorio
inesplorato rivela invece la presenza di cinque protoforme.
Starscream ne approfitta per produrre dei suoi cloni.
Nel frattempo, Bulkhead
rileva un segnale di Energon e raggiunge in questo modo un cratere:
entrato nel buco, l'Autobot trova scorte di Energon già stoccate e
pronte per essere prelevate: in effetti, nello stesso momento, la
Nemesis si sta avvicinando per portarle via. Nel tentativo di non
farsi individuare, Bulkhead scivola e perde i sensi e viene così
rilevato dalla Nemesis insieme alle scorte.
Starscream, invece, nota
come i suoi cloni condividano perfettamente i suoi pensieri ed è un
po' imbarazzato per doversi confrontare con altri... se stessi.
Inoltre i cloni possono trasformarsi, diversamente da lui, che così
li invia sulla Nemesis per attaccare Megatron!
Arriviamo così al punto
da cui era iniziata la puntata: quello che Bulkhead ha distrutto, in
realtà, non è il vero Starscream, ma soltanto uno dei suoi cloni,
separatosi dai compagni. Il vero Starscream è infatti rimasto alla
Harbinger, pregustando la riuscita del suo piano. Con suo sommo
sconforto, però, quello che ottiene è invece condividere il dolore
del clone distrutto da Bulkhead!
Quindi Bulkhead raggiunge
un terminale di comunicazione e tenta di contattare la base Autobot,
ma l'unico risultato che ottiene è invece quello di far scattare
l'allarme nella nave, richiamando in tal modo le truppe dei Vehicon.
I soldati però si imbattono invece in un clone di Starscream.
Bulkhead può così sgattaiolare via e non si accorge che il
terminale sta intanto rilasciando un segnale. A individuarlo è
Airachnid, che in questo modo identifica la posizione della Nemesis e
si prepara a mettere in scena il suo spettacolare attacco con gli
Insecticon che controlla [vedere finale di Crossfire].
Quando la covata viene
risvegliata dalla stasi, la loro attività viene però percepita dal
radar di Ratchet, che allerta i compagni Autobot: Optimus Prime,
Bumblebee e Arcee si recano sul posto e vedono la covata spiccare il
volo. I tre Autobot attaccano Airachnid, ma alcuni Insecticon si
staccano dallo stormo per difendere la loro padrona. Mentre Bumblebbe
e Optimus Prime se la vedono con gli Insecticon, Arcee pensa a
Airachnid: subito due Insecticon cercano di fermarla, ma Arcee li
semina e poi segue Airachnid sottoterra.
Nel frattempo, Megatron
viene avvisato della presenza di Starscream sulla Nemesis e si reca
personalmente a investigare: in questo modo viene circondato dai
quatto cloni ancora attivi. Furbescamente, Megatron tenta di
manipolarli, facendo leva sul loro orgoglio: se gli porteranno la
testa del vero Starscream, lui li nominerà suoi vicecomandanti. Già
disorientati dalla proposta, i cloni vengono infine distratti
dall'arrivo degli Insecticon: pessima mossa, che Megatron non tarda a
sfruttare a suo vantaggio, abbattendo i quattro. Ancora una volta, il
vero Starscream percepisce tutto!
Uno dei cloni, però, è
ancora intero e riesce a sfuggire a Megatron, che quindi decide di
dedicarsi al secondo problema: gli Insecticon che stanno attaccando
in massa la sua nave.
Intanto Arcee combatte
con Airachnid e riesce infine a chiuderla in uno dei bozzoli degli
Insecticon, riducendola in stasi.
Liberi dal controllo di
Airachnid, gli Insecticon smettono quindi di attaccare la Nemesis e
si inginocchiano di fronte al loro nuovo padrone: Megatron! I
Decepticon hanno ora a loro disposizione una nuova armata.
Non visto da nessuno,
invece, Bulkhead arriva al nucleo della Nemesis e decide di
sabotarlo: l'astronave quindi precipita e Bulkhead, seguendo l'ultimo
clone di Starscream ancora in vita, riesce finalmente a raggiungere
l'uscita. Così, quando la Nemesis atterra (in modo meno traumatico
di quanto si potesse pensare), l'Autobot fugge senza che nessuno lo
veda e torna alla base, dove anche i compagni sono rientrati.
Bulkhead crede di avere per le mani una storia pazzesca da
raccontare, ma quando vede il corpo di Airachnid in stasi nel bozzolo
capisce che anche gli altri non sono rimasti con le mani in mano.
Infine il clone di
Starscream torna dal suo padrone, che lo elimina prima che l'altro faccia lo stesso con lui.
Armada segna l'esordio
nella serie dello sceneggiatore Matt Wayne e non potrebbe trattarsi di
un biglietto da visita migliore: la puntata, infatti, si distingue
proprio per la scrittura e l'approccio differente dal solito. Alla
linearità consueta degli eventi, prediletta dalla serie, si
sostituisce infatti una struttura a flashback con montaggio
alternato, che fa passare continuamente la storia da una situazione
all'altra, esaltando la natura corale del racconto. Il prologo ci
precipita subito in una situazione critica, per poi tornare indietro,
secondo un modulo espressivo caro a registi come JJ Abrams (si veda
la serie Alias). Su questa base si costruiscono le varie situazioni,
con i vari personaggi che, pur entrando e uscendo di scena
velocemente, riescono a far risaltare i propri tratti caratteriali.
Wayne e gli autori si dimostrano anche buoni conoscitori della mitologia pregressa
e inseriscono una criptocitazione verso Transformers Animated per la
presenza dei cloni di Starscream (senza dimenticare, naturalmente, che il titolo Armada rimanda pure a una celebre serie TF).
L'effetto del tutto è
concentrico e si basa su una logica dell'accumulo, evidente nella
“moltiplicazione” di Starscream e nella presenza dell'esercito di
Insecticon, che creano un buon crescendo emotivo: il tutto si rivela
fresco e appassionante, complice anche la buona regia di Vinton
Heuck, e prelude agli sviluppi delle puntate future.
Ricordiamo che la
stagione 2 di Transformers: Prime è attualmente ancora inedita in
Italia, ma è stata annunciata per quest'autunno su Boing. Al
momento, però, non si conosce ancora la data – sullo stesso
canale, comunque, è attualmente in replica la stagione 1.
Precedenti resoconti
Stagione 2:
Fonti: La luna di
Cybertron
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