martedì 25 settembre 2012

TF Prime S2: resoconto puntata 10

Dopo la pausa che ha afflitto il blog negli scorsi mesi, riprendiamo i resoconti sulle puntate di Transformers Prime – Stagione 2. Al momento, la programmazione americana (che pure ha subito uno stop di alcune settimane) è arrivata alla puntata 20 (venerdì 28 settembre sarà trasmessa la 21): qui giocoforza dovremo riallacciarci al punto in cui eravamo rimasti, tenteremo di riallinearci nel più breve tempo possibile.

La puntata 10 è Armada (QUI avevamo pubblicato la preview), trasmessa da The Hub il 21 aprile 2012:


Bulkhead si risveglia a bordo della Nemesis: non ricorda come c'è finito e non riesce a comunicare con i compagni, per cui cerca di trovare una via d'uscita. In questo modo si imbatte in Starscream, che pure è entrato di nascosto sulla nave, in cerca di Energon. Bulkhead cerca di ottenere da lui l'indicazione per l'uscita, e inevitabilmente la diatriba sfocia in un duello, al termine del quale Bulkhead distrugge completamente il nemico, sfogando in questo modo tutta la sua rabbia per il destino di Cliffjumper e i guai passati da Bumblebee.
24 ore prima: Rimasto privo del suo ingranaggio di trasformazione [sottrattogli dalla MECH in Operation Bumblebee – Part 2], Starscream raggiunge il relitto della Harbinger [l'astronave che avevamo visto in "Compagni" ("Partners"), puntata 20 della stagione 1]. A bordo non ci sono scorte di Energon, ma un laboratorio inesplorato rivela invece la presenza di cinque protoforme. Starscream ne approfitta per produrre dei suoi cloni.
Nel frattempo, Bulkhead rileva un segnale di Energon e raggiunge in questo modo un cratere: entrato nel buco, l'Autobot trova scorte di Energon già stoccate e pronte per essere prelevate: in effetti, nello stesso momento, la Nemesis si sta avvicinando per portarle via. Nel tentativo di non farsi individuare, Bulkhead scivola e perde i sensi e viene così rilevato dalla Nemesis insieme alle scorte.
Starscream, invece, nota come i suoi cloni condividano perfettamente i suoi pensieri ed è un po' imbarazzato per doversi confrontare con altri... se stessi. Inoltre i cloni possono trasformarsi, diversamente da lui, che così li invia sulla Nemesis per attaccare Megatron!
Arriviamo così al punto da cui era iniziata la puntata: quello che Bulkhead ha distrutto, in realtà, non è il vero Starscream, ma soltanto uno dei suoi cloni, separatosi dai compagni. Il vero Starscream è infatti rimasto alla Harbinger, pregustando la riuscita del suo piano. Con suo sommo sconforto, però, quello che ottiene è invece condividere il dolore del clone distrutto da Bulkhead!
Quindi Bulkhead raggiunge un terminale di comunicazione e tenta di contattare la base Autobot, ma l'unico risultato che ottiene è invece quello di far scattare l'allarme nella nave, richiamando in tal modo le truppe dei Vehicon. I soldati però si imbattono invece in un clone di Starscream. Bulkhead può così sgattaiolare via e non si accorge che il terminale sta intanto rilasciando un segnale. A individuarlo è Airachnid, che in questo modo identifica la posizione della Nemesis e si prepara a mettere in scena il suo spettacolare attacco con gli Insecticon che controlla [vedere finale di Crossfire].
Quando la covata viene risvegliata dalla stasi, la loro attività viene però percepita dal radar di Ratchet, che allerta i compagni Autobot: Optimus Prime, Bumblebee e Arcee si recano sul posto e vedono la covata spiccare il volo. I tre Autobot attaccano Airachnid, ma alcuni Insecticon si staccano dallo stormo per difendere la loro padrona. Mentre Bumblebbe e Optimus Prime se la vedono con gli Insecticon, Arcee pensa a Airachnid: subito due Insecticon cercano di fermarla, ma Arcee li semina e poi segue Airachnid sottoterra.
Nel frattempo, Megatron viene avvisato della presenza di Starscream sulla Nemesis e si reca personalmente a investigare: in questo modo viene circondato dai quatto cloni ancora attivi. Furbescamente, Megatron tenta di manipolarli, facendo leva sul loro orgoglio: se gli porteranno la testa del vero Starscream, lui li nominerà suoi vicecomandanti. Già disorientati dalla proposta, i cloni vengono infine distratti dall'arrivo degli Insecticon: pessima mossa, che Megatron non tarda a sfruttare a suo vantaggio, abbattendo i quattro. Ancora una volta, il vero Starscream percepisce tutto!
Uno dei cloni, però, è ancora intero e riesce a sfuggire a Megatron, che quindi decide di dedicarsi al secondo problema: gli Insecticon che stanno attaccando in massa la sua nave.
Intanto Arcee combatte con Airachnid e riesce infine a chiuderla in uno dei bozzoli degli Insecticon, riducendola in stasi.
Liberi dal controllo di Airachnid, gli Insecticon smettono quindi di attaccare la Nemesis e si inginocchiano di fronte al loro nuovo padrone: Megatron! I Decepticon hanno ora a loro disposizione una nuova armata.
Non visto da nessuno, invece, Bulkhead arriva al nucleo della Nemesis e decide di sabotarlo: l'astronave quindi precipita e Bulkhead, seguendo l'ultimo clone di Starscream ancora in vita, riesce finalmente a raggiungere l'uscita. Così, quando la Nemesis atterra (in modo meno traumatico di quanto si potesse pensare), l'Autobot fugge senza che nessuno lo veda e torna alla base, dove anche i compagni sono rientrati. Bulkhead crede di avere per le mani una storia pazzesca da raccontare, ma quando vede il corpo di Airachnid in stasi nel bozzolo capisce che anche gli altri non sono rimasti con le mani in mano.
Infine il clone di Starscream torna dal suo padrone, che lo elimina prima che l'altro faccia lo stesso con lui.


Armada segna l'esordio nella serie dello sceneggiatore Matt Wayne e non potrebbe trattarsi di un biglietto da visita migliore: la puntata, infatti, si distingue proprio per la scrittura e l'approccio differente dal solito. Alla linearità consueta degli eventi, prediletta dalla serie, si sostituisce infatti una struttura a flashback con montaggio alternato, che fa passare continuamente la storia da una situazione all'altra, esaltando la natura corale del racconto. Il prologo ci precipita subito in una situazione critica, per poi tornare indietro, secondo un modulo espressivo caro a registi come JJ Abrams (si veda la serie Alias). Su questa base si costruiscono le varie situazioni, con i vari personaggi che, pur entrando e uscendo di scena velocemente, riescono a far risaltare i propri tratti caratteriali. Wayne e gli autori si dimostrano anche buoni conoscitori della mitologia pregressa e inseriscono una criptocitazione verso Transformers Animated per la presenza dei cloni di Starscream (senza dimenticare, naturalmente, che il titolo Armada rimanda pure a una celebre serie TF).
L'effetto del tutto è concentrico e si basa su una logica dell'accumulo, evidente nella “moltiplicazione” di Starscream e nella presenza dell'esercito di Insecticon, che creano un buon crescendo emotivo: il tutto si rivela fresco e appassionante, complice anche la buona regia di Vinton Heuck, e prelude agli sviluppi delle puntate future.

Ricordiamo che la stagione 2 di Transformers: Prime è attualmente ancora inedita in Italia, ma è stata annunciata per quest'autunno su Boing. Al momento, però, non si conosce ancora la data – sullo stesso canale, comunque, è attualmente in replica la stagione 1.

Precedenti resoconti Stagione 2:

Fonti: La luna di Cybertron

Nessun commento: