La luna di Cybertron: TF Prime Beast Hunters: resoconto puntata 10

Con il calendario ormai completo, possiamo ora dedicarci tranquillamente a recensire le ultime puntate di Transformers: Prime - Beast Hunters, man mano che Hub le trasmesse negli Stati Uniti. Proseguiamo quindi con il decimo appuntamento, regolarmente andato in onda venerdì scorso.

Oltre a proporre la trama e il commento, vediamo in apertura anche il promo diffuso su YouTube qualche giorno prima della trasmissione.

Il titolo, lo ricordiamo, è Minus One.

Shockwave spiega a Megatron come la combinazione di elementi che ha generato la cybermateria potrebbe essere usata per ricreare (“cyberformare”) interi mondi. La discussione è inframezzata da un litigio in cui Shockwave rimprovera a Starscream di averlo lasciato in balia degli Autobot, finché non ottiene le sue scuse. La cybermateria è comunque caotica perché i suoi elementi sono ancora instabili, e Shockwave si offre di correggerne gli errori. Megatron, intanto, riflette su come sia necessario un meccanismo per poter poi amministrare a dovere le operazioni di cyberformazione e che, quindi, le risorse a disposizione dovranno d'ora in poi essere impiegate per ricostruire il Blocco Omega su Cybertron.

Intanto, alla base Autobot, Ratchet ha ricostruito la mano di Ultra Magnus fracassata da Predaking, ma la penuria di tecnologia cybertroniana lo ha costretto a un lavoro molto approssimativo, e l'arto appare ora come un grottesco artiglio, che Magnus dovrà imparare a usare con un ciclo di terapie. Smokescreen tenta di sdrammatizzare la cosa spiegando che magari quell'artiglio diventerà un segno distintivo del Comandante, un po' come il modo di parlare di Bumblebee (che non prende molto bene questo apprezzamento). E se Bulkhead ricorda invece che per fortuna l'armata dei Predacon è stata distrutta, Optimus Prime nota come ne resti ancora uno da sconfiggere... Predaking, che nello stesso momento rinnova a Megatron il suo intento di vendicarsi sugli Autobot. Non solo, però! Predaking infatti spiega di nutrire piena fiducia nel fatto che, una volta rivitalizzato Cybertron, Megatron lo aiuterà a riportare in vita tutti i Predacon sepolti sul pianeta, che sono molti di più di quelli coinvolti nel Progetto fallito. In questo modo lui potrà porsi a capo di un'armata che neutralizzerà ogni nemico dei Predacon e dei Decepticon. Naturalmente Megatron non vede di buon occhio una simile prospettiva, che spiega come le ambizioni di Predaking siano intatte, insieme al pericolo da lui rappresentato!

Quindi Shockwave informa Megatron che l'analisi dei resti recuperati del Blocco Omega rivela come i danni siano molto gravi, ma che un uso appropriato della tecnologia terrestre permetterebbe di riconfigurare il sistema: una strada decisamente più breve rispetto a una ideale ricostruzione da zero del Blocco. Starscream viene quindi incaricato di recuperare i materiali necessari.

L'Agente Fowler inizia così a segnalare le scorrerie dei Decepticon agli Autobot: la prima è il furto di 20 tonnellate di barre di controllo da un impianto nucleare di Los Alamos. Optimus Prime capisce perciò che i Decepticon si sono attivati per costruire un qualche nuovo macchinario.

Di seguito, Shockwave informa Megatron che l'analisi dell'Energon Sintetico rivela che è proprio questo elemento a dare instabilità alla cybermateria, poiché la sua formula risulta incompleta. Megatron gli ordina quindi di dare fondo alle sue conoscenze per completarla, dal momento che la materia servirà a cyberformare non solo Cybertron, ma anche la Terra. Shockwave non capisce il senso di dominare due pianeti anziché uno solo, e Megatron gli spiega che Cybertron e la Terra sono legati dai destini di Primus e Unicron, fatto che rende necessario conquistarli entrambi.

Gli Autobot partono quindi dalla base per fermare un secondo furto dei Decepticon. Ultra Magnus è costretto a restare indietro (con Wheeljack che appare dispiaciuto) e della missione si occupa il resto del gruppo. Lo scontro con la pattuglia di Vehicon non impedisce il furto, ma Optimus Prime riesce ad abbattere Soundwave, che supervisionava l'operazione. L'ufficiale Decepticon viene quindi preso prigioniero e condotto alla base per l'interrogatorio (Laserbeak invece torna dai Decepticon). Soundwave però è un osso duro, non rivela i piani di Megatron, usa le sue onde sonore per stordire gli Autobot e, quando Ratchet minaccia di aprirlo per scaricare i dati dai suoi processori interni, li cancella e si scollega. Non prima però di parlare, per la prima volta, declamando la sua superiorità sui nemici (“Soundwave superior, Autobots inferior!”).

Nel frattempo, Shockwave ha individuato in una base antartica un dispositivo necessario alla ricostruzione del Blocco Omega. Nello stesso tempo, però, i suoi studi sull'Energon Sintetico non stanno producendo risultati, a causa della difficoltà della formula. Megatron suggerisce quindi di rapire Ratchet, che più di tutti ha lavorato al composto, ma l'impresa sembrerebbe impossibile, considerato come il medico Autobot sia quello che più raramente esce allo scoperto e che i Decepticon non conoscono l'ubicazione della base nemica. Ma con Soundwave all'interno, basterebbe che Laserbeak lo raggiungesse per informarlo della missione: per loro fortuna, i Decepticon hanno in archivio i dati su tutti gli alleati umani degli Autobot e così, Laserbeak pedina l'Agente Fowler.

Quindi, i Decepticon danno il via alle operazioni per il furto in Antartide: alla missione viene assegnato anche Predaking, cui Megatron ordina di battersi con tutte le sue forze, vista la penuria di soldati a disposizione, senza cedere a dinamiche cavalleresche. Quindi Optimus Prime, Bumblebee, Arcee, Wheeljack e anche Ultra Magnus (su intercessione dello stesso Wheeljack che perora la sua causa) partono per il Polo Sud. Rimasto solo con Bulkhead e Smokescreen, Ratchet ragiona su cosa possa volere Megatron dal dispositivo antartico: poiché i macchinari rubati sembrano quelli necessari a costruire un'arma in grado di generare la potenza di un buco nero e divorare mondi, Ratchet capisce che Megatron vuole quella potenza per... generare un mondo e sta quindi tentando di ricostruire il Blocco Omega! Optimus Prime viene subito informato e capisce che c'è in rischio la distruzione della Terra e che il piano dei nemici va perciò impedito. Ratchet, seppur veda in questo modo svanire la prospettiva di rigenerare Cybertron, non ha argomenti per controbattere (pure in questo caso Smokescreen tenterà di consolarlo). Predaking arriva quindi sul posto e Optimus Prime cerca di tenerlo a bada, mentre gli altri Autobot entrano nella base. La squadra, guidata da Ultra Magnus, trova ad attenderla una pattuglia di Vehicon, mentre Shockwave supervisiona il furto del dispositivo a lui caro.

Nello stesso momento, l'Agente Fowler arriva alla base Autobot, che viene così individuata da Laserbeak. Il drone si riconnette a Soundwave che, liberatosi facilmente dai legacci, abbatte Bulkhkead e Smokescreen e concentra quindi le sue attenzioni su Ratchet...

Nonostante l'avvicendamento di nomi noti, a scrivere questa puntata troviamo curiosamente un esordiente, Michael Cassutt, che possiede comunque un curriculum degno di rispetto: oltre ad aver scritto vari racconti fantascientifici, Cassutt è infatti legato a telefilm come Ai confini della realtà (la versione degli anni Ottanta) oppure al cult giovanile Beverly Hills 90210. Sembrerebbe, insomma, un outsider molto interessante, a suo agio con i temi tecnologici che abbondano nella serie, ma anche con le dinamiche di gruppo. Nonostante queste ottime premesse, però, bisogna considerare come Cassutt si trovi a dover qui gestire una continuity sì molto fitta, ma che rientra in uno schema ormai consueto, con il tema della ricostruzione di Cybertron che torna a fare capolino dopo il finale della stagione 2. Se consideriamo poi l'idea finale della violazione della base Autobot (e già il promo presente sui titoli di coda ci dice che nella prossima puntata l'avamposto sarà distrutto), è difficile non farsi assalire da un senso del già visto e dalla sensazione che la serie abbia imboccato a questo punto una dinamica autoreferenziale, tale da rendere Beast Hunters soltanto un'appendice della Stagione 2, più che un suo proseguimento o una sua evoluzione. L'impressione, insomma, è quello di un meccanismo oliato ma che accusa una certa stanchezza: non a caso anche i temi più interessanti (come il riavvicinamento di Wheeljack a Magnus o la lealtà guerriera di Predaking) sono qui soltanto sfiorati, anche perché la mole di dati costringe gli autori più che altro a far procedere la storia, a scapito dei personaggi veri e propri. A restare così impresso è soprattutto l'interrogatorio di Soundwave, dove il Decepticon pronuncia finalmente le sue prime parole, ancora una volta con la voce del grande Frank Welker (suo doppiatore sin dagli anni Ottanta, e sentito già nei film cinematografici di Michael Bay). La regia di Vinton Heuck, dal canto suo, riesce a rendere il tutto scorrevole e a esaltare la spettacolarità dello scontro fra Optimus Prime e Predaking. Alla fine dei conti, prese le dovute misure, una puntata interlocutoria: confidiamo in future sorprese, visto il buon livello a cui siamo stati abituati.

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