C'è voluto qualche
giorno in più del solito, ma ecco finalmente il resoconto della puntata finale
di Transformers: Prime - Stagione 2. Le emozioni e le sorprese
meritavano infatti un ragionamento a mente fredda.
Prima di iniziare
ricordiamo la preview che potete rileggere QUI. Il titolo, come già
sappiamo, è Darkest Hour, e la trasmissione americana è avvenuta
venerdì 2 novembre al termine della mega maratona che ha riproposto
tutte le puntate sinora realizzate.
Dall'interno della
capsula in cui è rinchiuso, Jack si dichiara pronto a sacrificarsi
per la causa, considerato quanto gli Autobot hanno sinora fatto per
la Terra. Miko concorda, e anche Raf (sebbene con un comprensibile
timore). Optimus Prime però fa la sua scelta: sacrificherà il
futuro degli Autobot su Cybertron in cambio della salvezza degli
umani. Per questo depone le armi e consegna le Chiavi Omega a
Megatron, ottenendo in cambio la liberazione dei ragazzi.
I Decepticon possono così
attivare il Blocco Omega, dimostrando i suoi straordinari poteri: il
suo raggio rigenera istantaneamente un edificio cybertroniano.
Megatron però non fa seguire a questo la completa ricostruzione di
Cybertron. Al contrario, apre un Ponte Spaziale per indirizzare il
raggio del Blocco sulla Terra, in modo da renderla simile al suo
pianeta natale. Questo comporterà l'immediata estinzione della razza
umana: Optimus non può permetterlo e, recuperata la Star Saber, si
lancia in battaglia, recidendo un braccio a Megatron e distruggendo
infine il Blocco Omega.
Tornati alla base, gli
Autobot rivelano quanto accaduto a un Ratchet che accoglie la notizia
con sgomento: la condotta di Optmus Prime, infatti, ha cancellato
ogni possibilità di rivitalizzare Cybertron! A fermare le sue
lamentele ci pensa soltanto lo scorrere inesorabile degli eventi: il
raggio del Blocco Omega giunto attraverso il Ponte Spaziale ha
infatti eretto una fortezza cybertroniana (che Megatron ha
prontamente ribattezzato Nuova Kaon - New Kaon) proprio di fronte alla base
Autobot! L'Agente Fowler giunge subito sul posto con un elicottero.
È chiaro a questo punto
come i Decepticon abbiano localizzato la base Autobot: un attacco in
grande stile ha così inizio, con gli Autobot che si rintanano nella
base per resistere. A fornire supporto all'esterno resta soltanto
l'Agente Fowler, cui si affianca ben presto Wheeljack, venuto in
aiuto dei compagni, nonostante le frizioni del loro ultimo incontro
[vedi Hurt].
A questo punto Optimus
Prime approfitta del poco tempo ancora a sua disposizione per
ordinare l'evacuazione della base: ogni Autobot viene inviato
attraverso il Ponte Spaziale in una diversa località americana, in
attesa di un momento migliore per il contrattacco. Con Jasper ormai
evacuata dalle autorità, Raf, Miko e Jack partono insieme a
Bumblebee, Bulkhead e Arcee.
Intanto June Darby arriva
sul posto e viene attaccata da un Vehicon: a salvarla interviene
l'Agente Fowler. Wheeljack, invece, viene abbattuto dai missili di
Starscream.
Dopo la partenza di
Smokescreen dalla base, tocca a Ratchet partire: il medico saluta con
rassegnazione Optimus, l'unico a restare indietro per distruggere i
comandi del Ponte e impedire così che i compagni possano essere
localizzati dai Decepticon. Mentre il fendente della sua Star Saber
si abbatte sulla console, all'esterno la Nemesis spara un raggio che
fa saltare in aria l'intera base. L'Agente Fowler e June Darby non
possono che assistere impotenti a questa autentica disfatta.
Infine Megatron e
Starscream si ergono trionfanti sui resti della base: l'unico segno
degli Autobot è un braccio di Optimus Prime, che fa capolino tra le
macerie...
L'ora più oscura consuma
così un finale che era promesso senza uscita e che effettivamente ha
tutto il sapore di una totale sconfitta: gli autori rivoltano
completamente la trama sino a qui seguita, vanificano la
rigenerazione di Cybertron e procedono lungo quello che appare un
autentico precipitare degli eventi, in cui i fatti accadono in
maniera talmente repentina da lasciare attoniti e affranti i fans.
L'immagine finale del braccio di Optimus Prime fra le macerie
suggerisce anche la possibilità che il Comandante degli Autobot
possa essere morto durante la distruzione della base.
Si viene così a rompere
lo status quo sin qui perseguito con tanta tenacia, creando
un'autentica sproporzione fra le parti: a testimoniarlo c'è anche la
nuova armata di Vehicon argentei che compone le fila dell'esercito di
Megatron, e la sua nuova fortezza. Come ne usciranno gli autori?
In attesa di scoprirlo
attraverso la stagione 3, vale la pena riflettere su come questa
disfatta militare si accompagni sia a una separazione in senso fisico
(gli Autobot sono costretti a disperdersi per non farsi trovare) sia
a una autentica lacerazione morale del gruppo, sintetizzata
magnificamente dalla reazione disperata di Ratchet alla notizia che
il Blocco Omega è stato distrutto. La possibilità di una
lacerazione fra Optimus e il medico Autobot, che non condivide
palesemente la scelta dello stesso Optimus, chiude il cerchio di una
stagione che si è divertita a esplorare ogni possibilità per
mettere in crisi il Comandante Autobot e il suo stesso ruolo. Il
fatto stesso che la sua scelta sia portata avanti nonostante gli
umani avessero già deciso di sacrificare le loro vite, mette in
scacco l'infallibilità e la ragionevolezza solitamente attribuibile
alle sue decisioni. Optimus Prime ha, con tutta probabilità,
sbagliato nel modo in cui ha agito, sacrificando il destino del suo intero popolo. Una scelta fatta nella più totale buona
fede, ma che ha richiesto un prezzo troppo alto da pagare.
Per capirci: la stagione
è iniziata con Optimus Prime senza memoria, la cui amnesia ha
rischiato di affidare le reliquie cybertroniane nelle mani dei
nemici; ne ha poi mostrato una versione cattiva (Nemesis Prime) che
ha quasi spinto le autorità umane a revocare l'alleanza con gli
Autobot; e ora le sue capacità di leader sono messe in discussione
da una scelta encomiabile certo (la salvezza degli umani) che ha però
portato soltanto al peggio, finendo per rendere i Decepticon più
forti che mai e per compromettere il futuro dei suoi Bot. Di fronte alla prospettiva della disfatta, quindi, che
peso ha l'idealismo di chi considera la vita sacra sopra ogni cosa?
Questa tragica domanda,
più dei meri accadimenti tragici, testimonia la sottigliezza del
lavoro compiuto sul personaggio che, va ricordato, è pur sempre il
titolare della serie (non a caso intitolata Transformers: Prime). Il
compito che aspetta la nuova stagione, dunque, è di non poco conto:
si tratta non solo di riunire il gruppo, ma anche di rinsaldarne la
fiducia e i valori guida.
Qualche nota tecnica,
infine, per ricordare che la puntata è scritta da Steven Melching:
dalla sua intervista cui abbiamo accennato qualche tempo fa sappiamo
già che sarà uno degli sceneggiatori principali della Stagione 3 e
dunque questo finale può considerarsi il primo passo del nuovo
progetto. La regia, invece, è di Vinton Heuck, che peraltro aveva
già diretto la puntata finale della prima stagione ed è quindi
abituato sia alle conclusioni che ai cliffhanger che lascino spazio
ai futuri proseguimenti.
Non può mancare, poi, un
veloce bilancio sull'intera stagione: che è positivo nella misura in
cui la serie ha dimostrato di essere aperta a varie sfide, ma che
resta interlocutorio per i problemi già espressi in passato circa la
gestione dei tempi narrativi. A una prima parte eccessivamente
dilatata e troppo concentrata sul recupero delle reliquie, infatti,
ha fatto seguito una seconda molto serrata negli eventi (eccezion
fatta per il recap di Patch, che resta ancora oggi una scelta
inspiegabile). Il risultato di questa gestione è un blocco di
puntate sbilanciato. Da questo punto di vista, la promessa di una
Stagione 3 più breve potrebbe portare novità e costringere a un
controllo degli eventi più uniforme. Per saperlo dovremo attendere
qualche mese, intanto vi ricordiamo QUI, QUI e QUI le anticipazioni delle
nuove puntate, che come ormai sappiamo porteranno il logo
Transformers: Prime – Beast Hunters.
Nell'attesa di ritrovarci
con la stagione 3, ringraziamo chi ha seguito questa lunga cavalcata
in questa serie.
Tutti i resoconti della
Stagione 2:
Puntata 1 - Orion Pax, Part 1 (Orion Pax, 1a Parte)
Puntata 2 - Orion Pax, Part 2 (Orion Pax, 2a Parte)
Puntata 3 - Orion Pax, Part 3 (Orion Pax, 3a Parte)
Puntata 4 - Operation Bumblebee, Part 1 (Operazione Bumblebee, 1a Parte)
Puntata 5 - Operation Bumblebee, Part 2 (Operazione Bumblebee, 2a Parte)
Puntata 6 - Loose Cannons
(Cannone sciolto)
Puntata 7 - Crossfire
(Fuoco incrociato)
Puntata 8 + 9 - Nemesis Prime + Grill (Nemesis Prime + Graticola)
Puntata 10 - Armada (Armata)
Puntata 11 - Flying Mind (Mente volante)
Fonti: La luna di
Cybertron
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