martedì 6 novembre 2012

TF Prime S2: resoconto puntata finale

C'è voluto qualche giorno in più del solito, ma ecco finalmente il resoconto della puntata finale di Transformers: Prime - Stagione 2. Le emozioni e le sorprese meritavano infatti un ragionamento a mente fredda.

Prima di iniziare ricordiamo la preview che potete rileggere QUI. Il titolo, come già sappiamo, è Darkest Hour, e la trasmissione americana è avvenuta venerdì 2 novembre al termine della mega maratona che ha riproposto tutte le puntate sinora realizzate.


Dall'interno della capsula in cui è rinchiuso, Jack si dichiara pronto a sacrificarsi per la causa, considerato quanto gli Autobot hanno sinora fatto per la Terra. Miko concorda, e anche Raf (sebbene con un comprensibile timore). Optimus Prime però fa la sua scelta: sacrificherà il futuro degli Autobot su Cybertron in cambio della salvezza degli umani. Per questo depone le armi e consegna le Chiavi Omega a Megatron, ottenendo in cambio la liberazione dei ragazzi.
I Decepticon possono così attivare il Blocco Omega, dimostrando i suoi straordinari poteri: il suo raggio rigenera istantaneamente un edificio cybertroniano. Megatron però non fa seguire a questo la completa ricostruzione di Cybertron. Al contrario, apre un Ponte Spaziale per indirizzare il raggio del Blocco sulla Terra, in modo da renderla simile al suo pianeta natale. Questo comporterà l'immediata estinzione della razza umana: Optimus non può permetterlo e, recuperata la Star Saber, si lancia in battaglia, recidendo un braccio a Megatron e distruggendo infine il Blocco Omega.
Tornati alla base, gli Autobot rivelano quanto accaduto a un Ratchet che accoglie la notizia con sgomento: la condotta di Optmus Prime, infatti, ha cancellato ogni possibilità di rivitalizzare Cybertron! A fermare le sue lamentele ci pensa soltanto lo scorrere inesorabile degli eventi: il raggio del Blocco Omega giunto attraverso il Ponte Spaziale ha infatti eretto una fortezza cybertroniana (che Megatron ha prontamente ribattezzato Nuova Kaon - New Kaon) proprio di fronte alla base Autobot! L'Agente Fowler giunge subito sul posto con un elicottero.
È chiaro a questo punto come i Decepticon abbiano localizzato la base Autobot: un attacco in grande stile ha così inizio, con gli Autobot che si rintanano nella base per resistere. A fornire supporto all'esterno resta soltanto l'Agente Fowler, cui si affianca ben presto Wheeljack, venuto in aiuto dei compagni, nonostante le frizioni del loro ultimo incontro [vedi Hurt].
A questo punto Optimus Prime approfitta del poco tempo ancora a sua disposizione per ordinare l'evacuazione della base: ogni Autobot viene inviato attraverso il Ponte Spaziale in una diversa località americana, in attesa di un momento migliore per il contrattacco. Con Jasper ormai evacuata dalle autorità, Raf, Miko e Jack partono insieme a Bumblebee, Bulkhead e Arcee.
Intanto June Darby arriva sul posto e viene attaccata da un Vehicon: a salvarla interviene l'Agente Fowler. Wheeljack, invece, viene abbattuto dai missili di Starscream.
Dopo la partenza di Smokescreen dalla base, tocca a Ratchet partire: il medico saluta con rassegnazione Optimus, l'unico a restare indietro per distruggere i comandi del Ponte e impedire così che i compagni possano essere localizzati dai Decepticon. Mentre il fendente della sua Star Saber si abbatte sulla console, all'esterno la Nemesis spara un raggio che fa saltare in aria l'intera base. L'Agente Fowler e June Darby non possono che assistere impotenti a questa autentica disfatta.
Infine Megatron e Starscream si ergono trionfanti sui resti della base: l'unico segno degli Autobot è un braccio di Optimus Prime, che fa capolino tra le macerie...


L'ora più oscura consuma così un finale che era promesso senza uscita e che effettivamente ha tutto il sapore di una totale sconfitta: gli autori rivoltano completamente la trama sino a qui seguita, vanificano la rigenerazione di Cybertron e procedono lungo quello che appare un autentico precipitare degli eventi, in cui i fatti accadono in maniera talmente repentina da lasciare attoniti e affranti i fans. L'immagine finale del braccio di Optimus Prime fra le macerie suggerisce anche la possibilità che il Comandante degli Autobot possa essere morto durante la distruzione della base.
Si viene così a rompere lo status quo sin qui perseguito con tanta tenacia, creando un'autentica sproporzione fra le parti: a testimoniarlo c'è anche la nuova armata di Vehicon argentei che compone le fila dell'esercito di Megatron, e la sua nuova fortezza. Come ne usciranno gli autori?
In attesa di scoprirlo attraverso la stagione 3, vale la pena riflettere su come questa disfatta militare si accompagni sia a una separazione in senso fisico (gli Autobot sono costretti a disperdersi per non farsi trovare) sia a una autentica lacerazione morale del gruppo, sintetizzata magnificamente dalla reazione disperata di Ratchet alla notizia che il Blocco Omega è stato distrutto. La possibilità di una lacerazione fra Optimus e il medico Autobot, che non condivide palesemente la scelta dello stesso Optimus, chiude il cerchio di una stagione che si è divertita a esplorare ogni possibilità per mettere in crisi il Comandante Autobot e il suo stesso ruolo. Il fatto stesso che la sua scelta sia portata avanti nonostante gli umani avessero già deciso di sacrificare le loro vite, mette in scacco l'infallibilità e la ragionevolezza solitamente attribuibile alle sue decisioni. Optimus Prime ha, con tutta probabilità, sbagliato nel modo in cui ha agito, sacrificando il destino del suo intero popolo. Una scelta fatta nella più totale buona fede, ma che ha richiesto un prezzo troppo alto da pagare.
Per capirci: la stagione è iniziata con Optimus Prime senza memoria, la cui amnesia ha rischiato di affidare le reliquie cybertroniane nelle mani dei nemici; ne ha poi mostrato una versione cattiva (Nemesis Prime) che ha quasi spinto le autorità umane a revocare l'alleanza con gli Autobot; e ora le sue capacità di leader sono messe in discussione da una scelta encomiabile certo (la salvezza degli umani) che ha però portato soltanto al peggio, finendo per rendere i Decepticon più forti che mai e per compromettere il futuro dei suoi Bot. Di fronte alla prospettiva della disfatta, quindi, che peso ha l'idealismo di chi considera la vita sacra sopra ogni cosa?
Questa tragica domanda, più dei meri accadimenti tragici, testimonia la sottigliezza del lavoro compiuto sul personaggio che, va ricordato, è pur sempre il titolare della serie (non a caso intitolata Transformers: Prime). Il compito che aspetta la nuova stagione, dunque, è di non poco conto: si tratta non solo di riunire il gruppo, ma anche di rinsaldarne la fiducia e i valori guida.
Qualche nota tecnica, infine, per ricordare che la puntata è scritta da Steven Melching: dalla sua intervista cui abbiamo accennato qualche tempo fa sappiamo già che sarà uno degli sceneggiatori principali della Stagione 3 e dunque questo finale può considerarsi il primo passo del nuovo progetto. La regia, invece, è di Vinton Heuck, che peraltro aveva già diretto la puntata finale della prima stagione ed è quindi abituato sia alle conclusioni che ai cliffhanger che lascino spazio ai futuri proseguimenti.

Non può mancare, poi, un veloce bilancio sull'intera stagione: che è positivo nella misura in cui la serie ha dimostrato di essere aperta a varie sfide, ma che resta interlocutorio per i problemi già espressi in passato circa la gestione dei tempi narrativi. A una prima parte eccessivamente dilatata e troppo concentrata sul recupero delle reliquie, infatti, ha fatto seguito una seconda molto serrata negli eventi (eccezion fatta per il recap di Patch, che resta ancora oggi una scelta inspiegabile). Il risultato di questa gestione è un blocco di puntate sbilanciato. Da questo punto di vista, la promessa di una Stagione 3 più breve potrebbe portare novità e costringere a un controllo degli eventi più uniforme. Per saperlo dovremo attendere qualche mese, intanto vi ricordiamo QUI, QUI e QUI le anticipazioni delle nuove puntate, che come ormai sappiamo porteranno il logo Transformers: Prime – Beast Hunters.

Nell'attesa di ritrovarci con la stagione 3, ringraziamo chi ha seguito questa lunga cavalcata in questa serie.

Tutti i resoconti della Stagione 2:
Puntata 1 - Orion Pax, Part 1 (Orion Pax, 1a Parte)
Puntata 2 - Orion Pax, Part 2 (Orion Pax, 2a Parte)
Puntata 3 - Orion Pax, Part 3 (Orion Pax, 3a Parte)
Puntata 4 - Operation Bumblebee, Part 1 (Operazione Bumblebee, 1a Parte)
Puntata 5 - Operation Bumblebee, Part 2 (Operazione Bumblebee, 2a Parte)
Puntata 6 - Loose Cannons (Cannone sciolto)
Puntata 7 - Crossfire (Fuoco incrociato)
Puntata 8 + 9 - Nemesis Prime + Grill (Nemesis Prime + Graticola)
Puntata 11 - Flying Mind (Mente volante)

Fonti: La luna di Cybertron

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