mercoledì 26 febbraio 2014

TF Rescue Bots: resoconto puntata 14

Nuovo appuntamento con le recensioni di Transformers: Rescue Bots, oggi vediamo la quattordicesima puntata, Small Blessings (letteralmente: “Piccole benedizioni”, ma l'espressione è spesso usata similmente alla nostra “colpo di fortuna”).

La puntata è stata trasmessa da Hub il 9 giugno 2012.

Dopo il salto, come sempre, procediamo con la trama e il commento:


Un'auto ha sfondato un guard raill e rischia di cadere nel canyon della diga di Griffin Rock. Dani e Blades vengono inviati al salvataggio, ma sul posto si reca anche Kade con Heatwave: a bordo dell'auto c'è infatti Hayley, una ragazza cui Kade ha sempre cercato (invano) di strappare un appuntamento, e questa potrebbe essere la sua occasione. Così Hayley viene salvata un attimo prima che la sua auto precipiti nel canyon. Il povero Heatwave, poi, oltre a non ricevere nemmeno un grazie, viene anche lasciato solo da Kade, che si gode la sua conquista.
Archiviata la missione di salvataggio, Cody e Graham invitano i Rescue Bot a un'esposizione che si tiene preso la Sala delle Ispirazioni. Solo Boulder risponde all'invito. Sul posto, Doc Greene sta presentando alcune sue nuove invenzioni, fra cui il “Minimizzatore”, un apparecchio in grado di rimpicciolire gli oggetti. L'oggetto fa gola a Evan e Myles, due giovani criminali, che decidono di rubarlo nottetempo.
La sera, Cody cerca di parlare con Kade sui malumori di Heatwave circa il suo comportamento, ma il pompiere non considera il robot un suo partner al di là del lavoro che compie insieme a lui, e non dimostra alcuna intenzione di collaborare. La discussione viene comunque interrotta dall'allarme che scatta in seguito al tentativo di furto alla Sala delle Ispirazioni. Tutti i Rescue Bot si recano sul posto con i loro alleati umani e anche in questa circostanza Kade e Heatwave fanno scintille, con il primo che pretende soltanto di comandare il secondo a bacchetta. Le cose sembrano mettersi male quando Evan e Myles colpiscono Heatwave, Blades e Boulder con il raggio del Minimizzatore, prima di essere fermati dal solo Chase e portati quindi in prigione dal Capo Burns. C'è però un problema: nella colluttazione il Minimizzatore si è danneggiato, ma soprattutto... né Kade né Dani né tantomeno il Capo Burns o Graham (che al momento della dimostrazione si era allontanato) sanno quale sia la sua funzione e cosa il suo raggio abbia fatto ai Rescue Bot. I robot, infatti, sono diventati minuscoli (al livello di un “mini-Scraplet”, suggerisce Blades) e nessuno riesce a vederli né sentirli! Un rivolo d'acqua si trasforma per loro in un'onda di piena, che li trasporta lungo il condotto di scarico fino alle fogne cittadine.
Dopo essere scampati all'attacco di alcuni ratti (per loro quasi delle bestie giganti), i tre Bot seguono la mappa delle fogne che Boulder ha caricata in memoria, e tentano di raggiungere l'esterno. Quando sono prossimi alla meta, una nuova ondata d'acqua li porta nelle vicinanze della Diga di Griffin Rock. Sul posto sta per consumarsi una potenziale catastrofe: il livello dell'acqua si è infatti alzato a dismisura e la struttura rischia di non contenerla più. Se la parete di cemento non reggerà la pressione, l'intera Griffin Rock potrebbe essere sommersa!
Nel frattempo, Cody, che ha riconosciuto il Minimizzatore, lo porta da Doc Green per farlo riparare. Lo scienziato riesce in qualche modo a ridargli una funzionalità, anche se l'esito non sembra proprio perfetto (un barattolo viene infatti ingrandito, ma lo scienziato non riesce a controllare le dimensioni, che continuano ad aumentare).
Quindi i Rescue Bot tentano di tornare al quartier generale per avvertire gli amici umani del pericolo alla diga, ma incrociano Kade, che sta già correndo sul posto con il suo vecchio camion. Per fermarlo, Heatwave sgonfia una delle ruote, ma Kade ugualmente non riesce a vedere i robot perché troppo piccoli. Sale così sul carrello elevatore situato sul lato della diga, ma l'umidità fa saltare i perni, rischiando di farlo precipitare. Per fortuna i Rescue Bot non si perdono d'animo e, seppur ridotti a dimensioni lillipuziane, riescono a calare la cima del camion di Kade, permettendogli così di aggrapparsi e tirarsi in salvo. Attraverso il comunicatore situato sulla spalla dello stesso Kade, Heatwave riesce anche a comunicare con il quartier generale e mettere gli altri all'erta sul pericolo. Dani e Cody scoprono così l'auto di Hayley che, cadendo nel canyon, ne ha ostruito il passaggio di scolo, generando l'aumento indiscriminato dell'acqua nel bacino. Grazie al Minimizzatore, il veicolo viene però rimpicciolito, liberando il passaggio.
Infine Heatwave, Boulder e Blades vengono riportati a casa dove il Minimizzatore, pur con qualche capriccio, viene usato per farli tornare alla normalità. L'unico difetto è il cattivo odore causato dall'eccessiva permanenza nelle fogne. Ma per quello Kade ha già la soluzione: il secondo appuntamento con Hayley comprenderà... un bel lavaggio di Heatwave, in nome della ritrovata collaborazione fra l'umano e il Bot.


Esaurito, almeno per adesso, l'arco narrativo dedicato al Dottor Morocco, fa una strana impressione tornare alla formula delle puntate autoconclusive, tipiche dell'inizio di stagione. In effetti, la sensazione che assale è quella del ritorno alle origini, anche se la puntata ha il merito di trovare una prospettiva inedita separando in maniera molto netta gli umani dai Bot. Siamo infatti di fronte a un'avventura robotica più tradizionale, sebbene sovvertita dall'inedita prospettiva che porta i giganteschi Transformers a diventare minuscoli (un punto di vista che peraltro il sempre curioso Boulder trova comunque “affascinante”).
Naturalmente anche in questo caso il leitmotiv del rapporto umani-Bot resta ben saldo sullo sfondo, al punto che l'esclusione dei cybertroniani dall'orizzonte dei loro compagni in carne e ossa si riflette nella separazione ideale fra Kade e Heatwave, in un sussulto della vecchia antipatia che si era vista in apertura di stagione. Praticamente Heatwave “subisce” a livello fisico una condizione che già si era instaurata a livello di interazione con il partner umano. Stavolta a incrinare il rapporto è l'interesse per una donna, fatto che infittisce la trama dei rapporti e delle interazioni presenti nella serie.
In definitiva, una puntata semplice, non priva di una sua godibilità a causa delle situazioni in cui si vanno a cacciare i personaggi, ma comunque di transizione. A scrivere c'è Ed Valentine, in quella che è la sua unica incursione per la Stagione 1, mentre prosegue al solito l'alternanza dei registi e quindi stavolta tocca nuovamente a Nathan Chew sedere sulla sedia principale.

Precedenti resoconti:
Fonti: La luna di Cybertron

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