lunedì 7 ottobre 2013

Resoconto del film di Transformers Prime

Stavolta è davvero la fine: il film Predacons Rising rappresenta infatti l'ultima e definitiva tappa di Transformers: Prime dopo quattro anni di programmazione, e inevitabilmente una certa tristezza si fa avanti.

Puntuali come sempre, comunque, vi forniamo la nostra recensione, con la trama e il commento, grazie alla programmazione tv su Hub.

Vi ricordiamo che al momento non ci sono notizie circa un'edizione italiana, anche se la terza stagione è attualmente in programmazione su Cartoon Network, quindi chissà che il film non segua a ruota.

Procediamo:

Cybertron è stato rigenerato e, sulla sua superficie, si tiene una suggestiva cerimonia: Optimus Prime premia infatti Bumblebee elevandolo dal grado di Ricognitore a quello di Guerriero. Il rituale avviene a Kaeon e, per festeggiare, Wheeljack fa esplodere la statua di Megatron.
Il vero Megatron, intanto, giace inerme sul fondale di un oceano terrestre: il suo spirito, però, non ha raggiunto l'Allspark, ma viene invece contattato da Unicron. La rigenerazione di Cybertron e il conseguente risveglio di Primus è stato infatti avvertito dal Portatore del Caos che, sigillato dalla Matrice del Comando, ha ora bisogno di un corpo attraverso cui agire e quello di Megatron (cui è legato dall'Energon Oscuro) fa al caso suo. Megatron crede che Unicron voglia allearsi con lui per dominare Cybertron, ma, al contrario, il Dio intende semplicemente dominarlo e utilizzarlo per distruggere il pianeta e far trionfare il Caos. Megatron si trova così nella condizione di comprendere tutto ciò che sta accadendo senza poter agire direttamente sul suo corpo, rigenerato e potenziato sì, ma ridotto a mero strumento della volontà di Unicron, che punisce ogni sua lamentela.
Conclusa la cerimonia, Optimus Prime spiega quindi ai suoi Autobot che c'è ancora una cosa da fare: negli ultimi giorni della Grande Guerra, quando l'avanzata dei Decepticon si era fatta inesorabile, l'Allspark fu lanciato nello spazio, custodito in uno scrigno indistruttibile. Ora bisogna recuperarlo e riconsegnarlo a Primus affinché la vita possa essere nuovamente generata sul pianeta. Lui si occuperà della missione, insieme a Wheeljack. Nel frattempo bisognerà anche provvedere alla ricostruzione delle infastrutture distrutte dalla guerra, e di questo si occuperà Bulkhead, insieme ai Vehicon fatti prigionieri, che saranno usati come manovalanza. Ultra Magnus e Smokescreen, dal canto loro, dovranno cercare i Decepticon ancora in fuga (in particolare Shockwave, le cui invenzioni possono sempre costituire un pericolo). Bumblebee e Arcee restano a supervisionare tutto e intanto interrogano anche il loro prigioniero Knock Out affinché riveli loro il posto dove si sono nascosti Starscream e Shockwave. Knock Out, però, non sembra avere informazioni utili a riguardo.
Magnus e Smoskescreen esplorano quindi il Mare di Ruggine, dove, con loro grande sorpresa, si imbattono in due nuovi cloni Predacon, generati da Shockwave: si tratta di Darksteel e Skylynx, che feriscono gravemente Magnus. Smokescreen è quindi costretto a tornare alla base attraverso un Ponte Terrestre e Ratchet viene richiamato dalla Terra per curare il comandante ferito.
Grazie alle abilità da (ormai ex) Ricognitore, Bumblebee riesce a individuare Predaking, che si è stabilito presso un antico cimitero Predacon, dove le ossa sono state portate allo scoperto dalla rigenerazione del pianeta. Bumblebee cerca di portarlo dalla parte degli Autobot, ma Predaking non può scordare il ruolo che i Bot hanno avuto nella distruzione dei cloni sulla Terra e quindi rifiuta di collaborare. Da loro, però, apprende che ci sono due nuovi Predacon vivi sul pianeta e parte alla loro ricerca.
Le indagini degli Autobot si spostano quindi a Darkmount, cittadella Decepticon (identica a quella installata sulla Terra), che Knock Out indica loro. Sul posto arriva però Megatron posseduto da Unicron, che quindi si rivela ai nemici, costringendoli alla fuga attraverso un Ponte Terrestre.
Successivamente Unicron si imbatte anche in Predaking e Megatron cerca di fare in modo che i due si combattano: la sua speranza è che la bestia distrugga il suo vecchio corpo, in modo da liberarlo dal controllo di Unicron. Il Dio però è troppo forte e, dopo aver sottomesso Predaking, scopre, leggendo nella sua mente, l'ubicazione del cimitero Predacon, che intende sfruttare per creare un'armata di non morti al suo servizio.
Shockwave e Starscream intanto si spostano fra i vari laboratori del primo e tentano di portare avanti il loro Progetto Predacon per creare un'armata con cui ribaltare la posizione di svantaggio. Le loro ricerche li portano quindi al cimitero Predacon poco prima dell'arrivo di Unicron. Anche in questo caso nulla riesce a fermare il Dio, che sfrutta perciò l'Energon Oscuro per risvegliare i Predacon defunti e marciare direttamente su Primus attraverso la Fonte delle Scintille!
Nello spazio, invece, Optimus Prime riesce a individuare il contenitore dell'Allspark nella galassia di Theta Scorpii, un luogo talmente inospitale da rendere il suo recupero improbabile per i nemici... ma difficile anche per gli Autobot. L'operazione non è infatti facile: un'onda di energia al plasma rischia di ridurre il comandante Autobot in cenere, ma infine il contenitore viene recuperato e Prime può rientrare alla base. Durante le operazioni, il comunicatore viene però danneggiato e così, quando Arcee e Bumblebee cercano di contattarlo per spiegargli cosa sta succedendo sul pianeta, Optimus non può rispondere. In ogni caso, le informazioni che riceve sono sufficienti per fargli ordinare il rientro immediato a Cybertron.
Predaking arriva intanto al cimitero Predacon, dissacrato da Unicron. Qui si imbatte in Skylynx e Darksteel che non sembrano disposti a riconoscere la sua autorità. Piegati con la forza, i due acconsentono a seguirlo come loro comandante.
Presso la Fonte delle Scintille si combatte quindi la battaglia finale. Gli Autobot muovono all'attacco a bordo della Nemesis, mentre Predaking, Skylynx e Darksteel affrontano l'orda di Predacon non morti, guidata da Unicron. Un inconveniente sorge quando Starscream sale a bordo della Nemesis e tenta di prenderne il comando. Fra la sorpresa generale, a fermarlo è Knock Out, ormai davvero convinto di volersi unire agli Autobot e che non si fida di Starscream.
Unicron però riesce ad abbattere la Nemesis e così gli Autobot devono tentare di fermarlo con le loro sole forze! Finalmente però l'arrivo di Optimus Prime riesce a riequilibrare parzialmente la situazione: il Comandante Autobot affronta Unicron, tentando anche di fare appello alla volontà di Megatron che però non ha nessun controllo sul suo corpo.
Alla fine, quando ormai sembra spacciato, Optimus Prime riesce a far scattare la sua trappola e imprigiona l'essenza di Unicron dentro lo scrigno dell'Allspark che, pensato per contenere pura energia, è in grado di mantenere sigillato il Dio! L'armata di Predacon non morti, ormai entrata nella Fonte delle Scintille e perciò diretta verso Primus, si arresta poco prima di arrivare al nucleo del pianeta.
La battaglia è dunque vinta. Megatron è di nuovo in possesso del suo corpo, ma, dopo aver provato su se stesso cosa significa subire l'oppressione nemica, decide di abdicare al suo ruolo di Comandante Decepticon e fugge in esilio, lontano da tutto. I Predacon viventi, dopo l'alleanza con gli Autobot, pure si allontanano. L'unico che cerca di approfittare della situazione è Starscream che, con il campo ormai libero da altri pretendenti, si reca a Darkmount per occupare il posto vacante di Comandante dei Decepticon. Qui viene però raggiunto dai tre Predacon che hanno ragione di lui.
Ma, se lo scrigno dell'Allspark è stato svuotato per poter contenere l'essenza di Unicron, dove è finito l'Allspark stesso? Optimus Prime spiega di averlo incastonato nella Matrice del Comando. Nel fare questo, però, la sua stessa scintilla si è fusa in modo inscindibile all'Allspark e quando esso sarà restituito a Primus, anche lui non sarà più in questo mondo. E' la fine della stirpe dei Prime: stavolta la Matrice non potrà essere infatti ricolmata attraverso Vector Sigma. Nel salutare i suoi ex compagni, Optimus li lascia a un futuro tutto da costruire insieme ai profughi che rientreranno sul pianeta, e quindi parte per dissolvere la sua forma mortale in Primus.


Come si può notare, la storia si snoda all'insegna di una certa circolarità, riportandoci un po' alle atmosfere de La rimonta delle tenebre, l'arco narrativo inaugurale della serie: anche qui abbiamo infatti un'armata di non morti, che ipotizziamo sia farina del sacco della cosceneggiatrice Marsha Griffin, sempre sensibile all'horror.
La visione si svolge nel segno della soddisfazione, ma anche del rammarico: da un lato, infatti, la conclusione è epica e, soprattutto, ci consegna un finale davvero definitivo, con le due fazioni che si sciolgono in nome di un futuro che sembra aperto alla possibilità di coabitazione tra le parti. Questo aspetto è simboleggiato tanto dall'unione di Autobot e Predacon nella battaglia campale per la salvezza di Primus, quanto dall'inaspettata rinuncia di Megatron al Potere. Si avvera quindi l'auspicio teorizzato da Optimus Prime fin dall'inizio della serie e rimarcato nel finale: che ogni essere vivente ha in sé il potenziale per poter cambiare. Il tema fondante dell'intera mitologia Transformers, più volte chiamato in causa nel corso della serie, resta dunque quello della scelta, attraverso la quale ogni personaggio può scegliere il proprio destino. Megatron sceglie di rinunciare al suo ruolo, Knock Out sceglie di passare agli Autobot e i Predacon scelgono di non aprire nuovi fronti di battaglia.
Come rovescio della medaglia, però, abbiamo una storia che dimostra come la serie stessa possegga ancora molto potenziale. In un solo film abbiamo infatti avuto ben quattro fazioni in lotta tra loro (Autobot, Decepticon, Predacon, Unicron), fatto che poteva dar vita a sviluppi ancora più articolati. A questo dovremmo aggiungere gli spunti già disseminati dalla trama e rimasti inevasi: Airachnid esiliata sulla Luna di Cybertron, la volontà della Nemesis, il ritorno dei profughi, Soundwave spedito nella Zona d'Ombra e non dimentichiamo la tanta auspicata comparsa dei Dinobot, rimasta clamorosamente disattesa. Insomma, c'era materiale per imbastire ancora un'altra stagione e quindi la volontà di chiudere il tutto appare come una forzatura eccessiva, forse motivata più che altro dal budget eccessivo richiesto dalla serie.
Una nota finale più tecnica, per concludere: il film è scritto da Duane Capizzi (produttore esecutivo e supervisore generale della serie), insieme a Marsha Griffin e Steven Melching, mentre a dirigere ci sono Vinton Heuck, Scooter Tidwell e Todd Waterman, tutti nomi che ormai lo spettatore della serie conosce molto bene. Le animazioni sono molto buone, a volte si fa un po' uso di stock-footage, ma nel complesso il risultato è spettacolare e fresco. Inoltre, seppur filtrato attraverso la prospettiva “zombie” (che permette furbescamente di riciclare i modelli in CG senza dare troppo nell'occhio), finalmente vediamo in azione la tante volte annunciata armata di Predacon, che giustifica il sottotitolo “Beast Hunters” una volta per tutte. Certo, non bisogna tacere il fatto che i due nuovi personaggi "ufficiali" Darksteel e Skylynx, restano un po' in ombra, lasciando aperte le perplessità circa l'eccessivo clamore dato alla presenza dei Predacon, che poi non sono stati eccessivamente indagati nelle loro motivazioni e nei rispettivi caratteri.
Le considerazioni finali su Trasformers: Prime le abbiamo comunque già fatte: a questo punto ci limitiamo a tributare l'ultimo saluto a questa serie che - pur con i suoi limiti evidenti - ci è comunque piaciuta molto, rinnovando l'appuntamento con le prossime avventure animate.

Fonti: La luna di Cybertron, Cartoon Network

2 commenti:

Childinthe80s ha detto...

ciao, poi si è saputo se verrà doppiato e trasmesso in italiano?

Lapo Vitali ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.