Dopo una lunga pausa,
riprendiamo i resoconti riguardanti la serie
Transformers: Rescue Bots, trasmessa da The Hub nel 2012 e ancora
inedita in Italia.
Si riparte dall'ottava
puntata, Walk of the Wild Side (con tanti ringraziamenti a Lou Reed,
evidentemente!), trasmessa il 21 aprile 2012.
Da notare che TF Wiki
lista questa puntata come sesta della serie e spiega che la
programmazione come ottava sia dovuta esclusivamente all'esigenza di
centrare la ricorrenza della Giornata della Terra (il 22 aprile) in cui
si ambienta la storia. Noi comunque preferiamo attenerci all'ordine di trasmissione, laddove questo non entra in contraddizione con la continuity (e non è questo il caso).
Come sempre, partiamo
dalla trama:
E' la Giornata della Terra, e il sindaco Luskey inaugura la Libreria Luskey, un edificio “verde”, realizzato interamente con materiali di risulta e che conterrà libri stampati su carta riciclata. I Rescue Bots, però, hanno altro a cui pensare: ancora una volta, infatti, devono correre dalla signora Neederlander per recuperare il suo gatto dall'albero. Tornati a casa, i Bot riflettono sullo strano legame fra la donna e il suo animale: perciò Cody deve spiegare loro che a volte gli esseri umani possono decidere di adottare un animale domestico, cui si legano con un profondo legame affettivo. Anche lui avrebbe voluto averne uno, ma il padre glielo ha impedito. Quando poi Cody si reca allo zoo insieme a Frankye, Boulder (con la complicità di Blades) ha una brillante idea: preleverà un animale dallo stesso zoo per regalarlo a Cody. Sfortunamente, il robot non distingue fra animali domestici e selvatici, e così decide di liberare un leone (che ribattezza “Whiskers”)! Nel trambusto fuggono dalla loro gabbia anche alcuni speciali lemuri, addestrati per raccogliere i rifiuti.
La presenza del leone
scatena ben presto il panico in città e l'intera squadra dei Rescue
Bots deve riunirsi per fermarlo e rimediare al guaio prodotto da
Boulder e Blades. Dani e lo stesso Blades cercano di farlo entrare in
una gabbia, ma senza risultati, l'animale infatti fugge e minaccia di
attaccare il povero Cody, che viene fortunatamente salvato da
Frankie. La ragazza indossa infatti un braccialetto in grado di
generare un campo d'energia protettivo, con il quale mette in fuga il
felino.
La caccia continua, ma
ben presto subentra un secondo problema: seguendo il loro
addestramento, i lemuri stanno continuando a raccogliere i rifiuti e
così facendo arrivano alla libreria Luskey. Essendo l'edificio
composto interamente da materiali riciclati, i lemuri iniziano a
smontarlo pezzo per pezzo! I Rescue Bots non sanno come fermarli e
infine Cody ha l'idea giusta, attirando i lemuri lontano con del
cibo. Durante l'operazione, però, si rifà vivo il leone, ma
stavolta Dani e Blades non si fanno cogliere impreparati e lo
ingabbiano.
Così infine la
situazione torna alla normalità, gli animali vengono rimessi in
gabbia e, per assecondare l'animo ecologista di Boulder e la sua
voglia di un essere di cui prendersi cura, Cody gli regala una
pianta. Tanto il robot non ha ancora capito bene cosa si intenda per
“animale domestico”!
“Attenzione agli
animali quando vai allo zoo!”. La frase potrebbe essere familiare a
più di un lettore, si tratta infatti di un tipico avvertimento da
genitore, che qui viene elevato a linea-guida dell'intera puntata. Il
rapporto umani-robot si rispecchia perciò in quello umani-animali,
con i vari pro e i contro, in un'esaltazione dell'ambivalenza
insita nella convivenza fra specie diverse. Che può essere
incentrata all'affetto reciproco e all'aiuto anche (Cody mostra ai
Bot degli animali che svolgono attività socialmente utili, come i
cani poliziotto o i San Bernardo), ma che comunque presenta degli
inevitabili fattori di rischio. Il tutto rientra nel più ampio
schema del rapporto fra gli umani e la loro società, dove ogni cosa
può rappresentare un'impresa o una preoccupazione, come dimostra
anche la banale missione di riportare a terra il gatto che si è
arrampicato sull'albero. Anche in questo caso, perciò, è l'interazione umani-robot a garantire il successo della missione di salvataggio.
L'aspetto più
interessante, comunque, non è quello “didattico”, quanto la
tensione generata dalla situazione del leone in libertà e dalla
voglia di Boulder e Blades di non far trapelare il danno fatto... più
che altro per non rovinare la sorpresa a Dany: viene così affrontata una vasta gamma emotiva, dove a volte l'errore nasce non dalla negligenza, ma dalla non conoscenza delle regole che muovono un determinato universo. Il che ci
ricorda come in fondo la serie sia nient'altro che un lungo lavoro di
conoscenza fra mondi tra loro diversi, sebbene perfettamente
integrati nelle loro forme più apparenti (come dimostra la natura
dei Rescue Bots, che sono alieni, ma mascherati da aspetti familiari,
quali quello dei veicoli di soccorso). A scrivere c'è Nicole Dubuc,
sviluppatrice della serie, mentre la regia è ancora una volta di
Nathan Chew.
Precedenti resoconti:
Fonti: La luna di Cybertron
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